L’ultimo atto della 56.a Barcolana è andato in scena ieri mattina sul palco del Politeama Rossetti a Trieste, una lunga maratona tra video, anticipazioni e l’assegnazione di 123 premi ai migliori equipaggi in regata.
«È stato un anno bellissimo per la vela italiana – ha ricordato Mitja Gialuz, presidente Svbg – per le medaglie d’oro olimpiche di Tita, Banti, Magetti, la vittoria eccezionale nella Coppa America femminile delle ragazze della Svbg su Luna Rossa proprio nei giorni della Barcolana. Ma, non è stato un anno facile per la famiglia della Barcolana stessa – ha proseguito Gialuz –: siamo però riusciti a trasformare degli episodi che ci hanno profondamente colpito, persone che ci hanno lasciato troppo presto, in un’energia positiva. Barcolana non ci sarebbe – ha concluso – se al nostro fianco non ci fossero le istituzioni, il gruppo di lavoro ampio, dal Consiglio direttivo al Consiglio di amministrazione di Barcolana srl, tutti coloro che sono seduti in questo teatro e quanti ogni anno ritornano la seconda domenica d’ottobre a Trieste».
[[ge:gnn:ilpiccolo:14855190]]
I vincitori delle 15 categorie (assoluti e crociera) sono stati premiati con un tassello del quadro Barcolana 56 dell’artista Ester Maria Negretti. I primi a salire sul palco sono stati i Meteor, la classe più numerosa, che saranno protagonisti del Campionato mondiale 2026 che si svolgerà durante la Barcolana, le passere, con la vittoria di Nibbio che ha partecipato a tutte le edizioni, e via via tutte le altre classi, la Barcolana by Night, la Coppa Monotipi e i Trofei storici con tre novità: Trofeo Miro Cernaz, in memoria dello storico direttore mare della Svbg vinto da Nemesi di Lisa Saponaro; Trofeo Solaris, nato per celebrare i 50 anni del cantiere di Aquileia, vinto da Arishi, la barca brandizzata “Io sono Friuli Venezia Giulia” con a bordo le Frecce Tricolori capitanate da Giulia Pignolo; il Trofeo Challenge “La Mula de Trieste”, all’armatrice triestina con più partecipazioni alla Barcolana meglio classificata, assegnato a Cristina Orlando: è il bozzetto originale in bronzo della scultura “La Mula de Trieste”, realizzata dall’artista Nino Spagnoli, autore di alcune delle opere più iconiche di Trieste.
[[ge:gnn:ilpiccolo:14855191]]
Le prime tre donne skipper classificate sono state premiate con il Trofeo Generali Women in Sailing che fa parte dell’omonimo progetto iniziato da Barcolana e Generali nel 2019 per promuovere l’inclusione nel mondo della vela. «Generali crede nella cultura della diversità e si impegna a perseguire questo obiettivo con azioni concrete – ha affermato Emma Ursich, responsabile per il Gruppo Generali della Corporate identity –. Il Trofeo Generali Women in Sailing, che registra una crescente attenzione tra i velisti, è parte di un progetto più ampio: si svilupperà lungo il corso di tutto l’anno e dalla valorizzazione dell’impegno di una singola persona in Barcolana si sta allargando ad una platea più ampia, con la messa a disposizione di nuovi strumenti a beneficio di circoli velici, atleti e allenatori». Le skipper premiate sono: Giulia Leghissa (Anywave Junior), Federica Mathion Tuniz (Bandito) e Gaja Kolarič (Hagazussa III). A Brava di Francesco Pison il Trofeo Fulvio Molinari e il Trofeo Narc; Trofeo Ifyr a Flying Dragon – Camillo Galiano; Trofeo Adac a Fidelity – Ultrasail Ug; Trofeo Giovanni Sigovich a Viktor di Franco Sedmak; Trofeo Città di Trieste alla Società Triestina della Vela; Trofeo Porto di Trieste a Pòra di Claudio Tonoli; Trofeo Rosa nei Venti a Petra Kliba – My Way; Trofeo Armatori Lni a Pegaso – Roberto Zambelli; Trofeo Fondazione CrTrieste a Arca Sgr – Furio Benussi; Trofeo Città di Monfalcone Tullio Sain a Prosecco Doc Shockwave 3 – Claudio Demartis, Pompeo Tria; Trofeo le Falesie a Strambapapà – Giovanna Micol e Michele Paoletti; Trofeo Fiv Challenge a Elfje di Eleven Eleven Ltd; Trofeo dell’Ultimo a Dixie di Danijel Dekleva.
[[ge:gnn:ilpiccolo:14855192]]
«L’edizione Special di Barcolana (in programma nel primo weekend di marzo, ndr) non sarà una regata – ha anticipato Gialuz –. L’idea, in collaborazione con gli altri circoli velici della regione, è di portare in mare tante barche per un abbraccio simbolico a nave Vespucci celebrandola con le scuole, gli ex comandanti e coloro che sono stati a bordo».
L’affollata platea è stata salutata da Nave Vespucci da Mumbai in un videomessaggio. «Coniugare Vespucci con Trieste – ha spiegato il contrammiraglio Jacopo Rollo – significa coniugare, alla fine di un momento storico irripetibile, l’icona della vela e della marittimità con una città che ha il mare e la tradizione marittima nel suo Dna».
L’equipaggio di Arca dopo essere stato consacrato vincitore della 56.a Barcolana, insieme alla Svbg è stato protagonista di un’iniziativa particolare: «Abbiamo chiuso la premiazione – così Gialuz – con la firma di una boa che ha fatto la storia della Barcolana, 26 edizioni, e l’abbiamo voluta firmare insieme a Furio Benussi e al suo equipaggio per lanciare simbolicamente un invito agli australiani a venire in Barcolana a sfidare Arca perché ci piacerebbe avere nel 2025 più cento piedi per aumentare ulteriormente il tasso tecnico della manifestazione».