Simona Halep non ha preso bene la notizia della squalifica di un mese comminata dall’ITIA (International Tennis Integrity Agency) alla numero 2 del ranking mondiale Iga Swiatek per essere risultata positiva alla trimetazidina. La tennista rumena, a lungo coinvolta in una vicenda doping che l’ha portata ad una sospensione di nove mesi, si è sfogata tramite un post sui social accusando pesantemente l’ITIA.
“Sto seduta e cerco di capire, ma mi è davvero impossibile capire una cosa del genere. Mi alzo e mi chiedo, perché c’è stata una tale differenza di trattamento e giudizio? Non trovo nessuna risposta e non credo ci possa essere una risposta logica. Non può che essere malafede di ITIA, l’organizzazione che ha fatto assolutamente di tutto per distruggermi, nonostante le prove. Volevano davvero distruggere gli ultimi anni della mia carriera, volevano qualcosa che non avrei mai immaginato“, scrive la campionessa di Wimbledon 2019.
“Ho sempre creduto nel bene, ho sempre creduto nella correttezza di questo sport, ho sempre creduto nella bontà. È stato doloroso, è doloroso e forse l’ingiustizia che mi è stata fatta sarà dolorosa per sempre. Com’è possibile che in casi identici avvenuti all’incirca nello stesso periodo ITIA abbia approcci completamente diversi a mio danno. Come posso accettare che la WTA e il consiglio dei giocatori non volessero restituirmi la classifica che meritavo? Ho perso due anni di carriera, ho speso molte notti in cui non riuscivo a dormire, pensieri, ansia, domande senza risposte… ma ho vinto con la giustizia. Si è scoperto che era una contaminazione e che il passaporto biologico era una pura invenzione. E ho vinto qualcos’altro, la mia anima è rimasta pulita!“, le parole di Halep.
“Mi sento delusa, mi sento arrabbiata, mi sento frustrata, ma non mi sento cattiva, nemmeno adesso. Sono grata per il sostegno e l’amore incondizionato di chi è stato al mio fianco ogni giorno. Grazie! Tra tutte le cattiverie, ho ricevuto anche amore perché chi mi ha offerto amore in quei momenti è perché mi conosceva per davvero. Forse questa è la vittoria più grande. Come sappiamo bene che ogni mattina il sole sorge per tutti, ma è bene risvegliarsi con un anima candida, impeccabile. E io sono così: orgogliosa di ciò che sono“, conclude la nativa di Costanza classe 1991.
In realtà i due casi non sono esattamente identici, come invece afferma la tennista rumena. Halep era stata accusata infatti anche di alcune incongruenze sul passaporto biologico, con una documentazione prodotta in fase procedurale di oltre 4000 pagine che ha portato inevitabilmente a lunghi tempi di attesa.
Simona Halep with some STRONG words on Instagram.
“Why is there such a big difference in treatment and judgment? (…) the ITIA has done absolutely everything to destroy me”. pic.twitter.com/FrFCciWzSL
— José Morgado (@josemorgado) November 29, 2024