La Delser Women Apu vince sul campo, ma i problemi societari restano. La scorsa settimana le protagoniste sul parquet e lo staff della capolista di Serie A2 hanno incontrato il presidente Leo De Biase lamentando il mancato pagamento dei rimborsi spese pattuiti. Da quanto abbiamo ricostruito si tratterebbe della mensilità di ottobre, una cifra intorno ai ventimila euro. Preoccupa che questi problemi avvengano all’inizio di una stagione. Ha i soldi la Libertas Delser per continuare l’attività se già all’inizio le casse sono vuote?
A questo proposito va registrata la presa di posizione dell’Apu Old Wild West, la società del presidente Alessandro Pedone, che ha costruito un’associazione temporanea d’impresa con la Libertas condividendo il marchio, diverse attività, anche il settore giovanile, cosa non da poco (si tratta di un’ottantina di ragazze), e in pratica partecipando al budget per una percentuale intorno al 30/35%, non poco visto che, per il resto ci sono i 120/130 mila euro garantiti dal main sponsor Delser, un piccolo contributo di Promoturismo, le quote delle ragazze iscritte al settore giovanile e poco altro visto che il biglietto per vedere le ragazze della prima squadra al Carnera non si paga.
Il messaggio di Pedone e il suo club, tuttavia, è chiaro: siamo innamorati del basket femminile, ma noi quello che dovevamo fare l’abbiamo fatto, abbiamo pagato quello che dovevamo pagare e pagheremo il pattuito, ora il resto lo deve fare la Libertas del presidente De Biase, pronti a portarlo in Tribunale per danno di immagine se la situazione dovesse precipitare. Insomma, si paga quanto dovuto, non di più, men che meno i debito accumulati da altri.
La situazione potrebbe precipitare? Da quanto abbiamo potuto verificare, non è affatto da escludere, fermo restando che il consiglio direttivo della Libertas ha chiesto conto al presidente dei movimenti finanziari degli ultimi due anni per capire come si sia entrati in questo tunnel e come si possa uscirne.
Ecco il duro comunicato diramato dal club, si parte dalla premessa: “Il 30 luglio 2021 Amici Pallacanestro Udinese e Libertas Basket School hanno costituito un’associazione temporanea di scopo volta a promuovere la pallacanestro maschile e femminile sul territorio regionale e nazionale. L’iniziativa nasce per realizzare un unicum progettuale volto ad azzerare il gender gap, creare sinergie tra due importanti realtà sportive di vertice e sviluppare un percorso che, indistintamente, consenta a bambini e bambine di muovere i primi passi con la palla a spicchi, creando le condizioni per calcare da adulti i parquet nazionali indossando i colori bianconeri”.
Poi l’affondo: “Facendo seguito alle notizie pubblicate dal Messaggero Veneto il 22 novembre, circa il mancato pagamento degli stipendi del mese di ottobre alle atlete della Libertas Basket School, Amici Pallacanestro Udinese desidera confermare di aver sempre ottemperato a tutti i propri impegni previsti dal contratto che regolamenta l’associazione temporanea di scopo, che ha portato allo sviluppo del progetto WomenAPU. Rispetto a ciò, l’impegno economico previsto dai termini dell’accordo non solo è stato rispettato, ma notevolmente aumentato, al fine di perseguire nel migliore dei modi lo sviluppo della pallacanestro femminile, garantendo al movimento risultati eccellenti a livello nazionale”.
E ancora: “Il fair play finanziario ha sempre caratterizzato la gestione di Amici Pallacanestro Udinese, garantendo a tutti gli stakeholder coinvolti il rispetto dei contratti e il regolare pagamento di quanto convenuto, consci che sia la strada maestra da percorrere per assicurare a tutto il movimento un futuro solido e sostenibile. Confidiamo che Libertas Basket School possa risolvere in tempi brevi le proprie tensioni finanziarie, certi che il suo presidente De Biase saprà trovare, così come già avvenuto in passato, le risorse per ottemperare ai propri impegni e garantire il prosieguo del progetto sportivo di cui è a capo”.
Insomma, se i patti si rispettano l’Apu è pronta a sostenere le Women, con cui peraltro la sinergia va a gonfie vele visto che i due club leader nei rispettivi campionati di Serie A2 hanno collaborato anche quest’anno nel video di sensibilizzazione realizzato in occasione dlela giornata contro la violenza sulle donne.
La palla, dunque, passa al presidente De Biase, sperando che le istituzioni, finalmente, a una settimana dall’allarme lanciato dal Messaggero Veneto accendano un faro sulla situaizone del basket femminile a Udine. C’è una storia da salvare fatta di tre scudetti negli anni Sessanta e, nonostante il fallimento della Libertas Sporting Club di qualche anno fa (val la pena ricordare che della stessa società faceva parte lo stesso De Biase), l’ottantina di atlete del settore giovanile, il pubblico affezionato alle ragazze, e lo stesso gruppo guidato da coach Riga, che un anno fa sfiorò la promozione e quest’anno, con grande professionalità, sta mettendo il sudore sul parquet nonostante i problemi, meritano rispetto e attenzione.