AGLIÈ. Nuovi partner e nuove idee per la prossima edizione della Call for ideas ideata da Canavese 2030 in collaborazione con le scuole. Se quest’anno si è parlato di sostenibilità, nel 2025 si parlerà di sport. La giornata di ieri al Salone Paglia di Agliè è stato il momento per guardare avanti e per premiare i vincitori della prima edizione. A primeggiare è stato l’Istituto Carlo Ubertini di Caluso, poi il 25 Aprile-Faccio di Castellamonte con l’indirizzo artistico e infine il liceo Botta di Ivrea.
La co-progettazione con gli istituti scolastici di secondo grado superiore iniziata durante lo scorso anno scolastico è stata avviata da Canavese 2030 con il contributo di partner importanti, prima di tutto Unipegaso e Multiversity, rappresentati ieri da Elena Nabot, mentre si aggiunge alla lista dei collaboratori l’agenzia Umana, sul palco con Claudia Tescari ed Elisabetta La Cava. «Nel lavorare con i giovani vogliamo dare loro l’opportunità per rimanere a studiare sul territorio e non abbandonarlo – ha spiegato Nabot –. Scienze motorie in digitale, management dello sport e anche del calcio sono tra le proposte universitarie collegate al tema della prossima Call for ideas. Allo stesso modo servirà per valorizzare il territorio il corso da operatore turistico che partirà a breve».
È iniziata così la premiazione della prima edizione, con le scuole aderenti che hanno preso parte alla progettazione del futuro del territorio. Il tema era quello della sostenibilità, a cui si univano inclusione ed innovazione tecnologica. A giugno sono stai presentati 15 progetti, declinati a seconda del percorso di studi. Due le menzioni speciali e tre i vincitori. Le prima menzione è andate all’Istituto Olivetti di Ivrea e all’istituto Aldo Moro di Rivarolo Canavese. Nel primo caso a ottenere il riconoscimento è stato il Robot umanoide al servizio del territorio, che ha rivelato un approccio di squadra unito alle competenze per dare ima risposta al bisogno del territorio e delle comunità locale, svelando una grande multidisciplinarità tra i diversi indirizzi degli istituti dedicati all’ambito tecnico. La seconda menzione è andata al Liceo Botta per il progetto Ivrea Tomorrow. L’idea di Victoria Fall e Alessia Biava con la docente Irene Piovanelli ripropone un accattivante video multimediale dedicato all'installazione di turbine cinetiche sulla Dora Baltea per produrre energia pulita per tutto il territorio eporediese, a impatto zero. Bellezza, ingegno, impegno, creatività, idea chiara e ambiziosa riuniti a un’integrazione armoniosa del territorio fluviale, valorizzato in un modello virtuoso. Perfetta sintesi di impatto positivo per il futuro.
Le scuole sul podio otterranno anche un contributo in denaro, che potranno utilizzare a loro piacimento. In terza posizione troviamo nuovamente il Liceo Botta con il progetto Ivrea ecosostenibile. L’idea degli studenti coordinati dal professore Orso Maria Piaventa propone un festival che promuove il territorio con i suoi prodotti, pensato per Ivrea e riproducibile altrove. Il progetto unisce tradizioni e innovazioni, sport e benessere, e al centro c’è l’importanza di realizzare evento ecosostenibile, nel pieno rispetto dell'ambiente e della quiete. A consegnare il premio è stato Corrado Scapino, lui vicepresidente di Canavese 2030.
In pieno spirito canavesano si è aggiudicato il secondo posto il 25 Aprile-Faccio di Castellamonte indirizzo artistico. A ritirare il premio era presente il dirigente scolastico Daniele Vallino, premiato dal vicepresidente Andrea Zanusso. L’idea vincente è quella di un museo diffuso che valorizzi l’intero territorio con le opere realizzate dagli studenti, senza spostarsi dal proprio paese di residenza. È stato premiato l’approccio visionario fatto di contaminazione artistica diffusa che mette in risalto l'eccellenza artigiana della ceramica, tra passato e futuro e sinergia tra arte e lavoro, il tutto per dare al territorio e alla sua comunità un aspetto originale. Infine, la prima scuola classificata: a vincere il primo premio è l’Istituto Ubertini di Caluso con un progetto che esalta il territorio sotto ogni aspetto. L’obiettivo di Le perle del Canavese è valorizzare il sentiero delle Pietre bianche e gli altri del territorio con punti informativi dotati di qr code per approfondire la storia e le attrazioni locali. Sono previsti anche punti di acquisto con vendita diretta dei prodotti locali. A coordinare il progetto sono state le docenti Manuela Muzzolini e Michela Miscioscia. A consegnare il premio è stato il presidente di Canavese 2030 Fabrizio Gea: «Spero che i ragazzi abbiano sentito la volontà di lavorare con loro per lo sviluppi dei nostri luoghi. Il progetto vincente non resterà sulla carta, ma ci attiveremo per realizzarlo». A ringraziare per il premio è stata Muzzolini: «Il messaggio che vogliamo che passi è che i nostri ragazzi sono orgogliosi di essere canavesani e vogliono realizzare qui il loro futuro, anche facendo conoscere al di fuori questo territorio. Lo dimostra Lorenzo Appino, che ha terminato lo scorso anno il percorso e ha lavorato al progetto e ha preso un giorno di permesso dal suo impiego per essere qui con noi e sottolineare l’importanza di questa co-progettazione». —