SKY SPORT - Alla vigilia della sfida di Europa League contro il Tottenham , in programma domani alle 21.00 in Inghilterra, Claudio Ranieri ha parlato ai microfoni dei cronisti. Le dichiarazioni del tecnico giallorosso:
Che sapore ha tornare a Londra e affrontare il Tottenham?
"Tornare a giocare in Inghilterra è sempre qualcosa di speciale. Affrontiamo una signorissima squadra: nelle ultime 15 partite in Europa ha vinto 13 volte e ha pareggiato due volte. Sappiamo quello che ci aspetta ma noi senza paura faremo la nostra partita e speriamo di migliorarci per quello che abbiamo fatto a Napoli".
Quali elementi sta provando a cambiare in così pochi giorni di lavoro?
"Non tanto sotto l'aspetto tattico, ma proprio sotto l'aspetto mentale. Sappiamo che quando una squadra si trova in queste condizioni bisogna ricaricare e tirare fuori il bambino che è in loro. Sono dei ragazzi e stanno attraversando un periodo difficile, che capita ad ogni uomo. Dico sempre che il calcio è una piccola parte della vita di un uomo. Ci saranno momenti difficili quando saranno adulti e impareranno a cadere e a rialzarsi, questo è il momento di rialzarsi".
Ti faccio i complimenti per aver accettato un incarico difficile, alla nostra età ci dicono che siamo rimbambiti. Lo sai meglio di me quello che bisogna fare perché conosci l'ambiente (parla Fabio Capello, ndr).
"Sicuramente quando le cose andranno male diranno questo (ride, ndr). Tutti sanno che sono tifoso della Roma, lo sono sempre stato. Avevo detto che smettevo ma solo due squadre potevano farmi tornare sui campi ed una era la Roma. Mi hanno chiamato e ho accettato. Non devo aver paura, ho un impegno gravoso ma credo che tutta la mia carriera sia stata di impegni difficili. Dobbiamo lavorare e non arrenderci fino all'ultimo secondo, questo è quello che chiedo ai miei giocatori".
Ha già messo in atto la tattica del "Dilly-ding, Dilly-dong" anche a Roma?
"Devo tirar fuori la campana di San Piero. Dobbiamo svegliarci, dobbiamo dare tutto e i ragazzi devono uscire dal campo avendo fatto la prestazione. Poi si può giocare bene o male, non sempre si può giocare bene però la prestazione dipende dalla tua convinzione, dal carattere, dal cuore e da tutto quello che hai dentro. In questo momento i ragazzi devono fare la prestazione, dipende da noi, dipende dall'uomo. Puoi sbagliare un gol, puoi far bene o far male. Ho chiesto ai ragazzi di fare la prestazione e poi accetteremo il risultato. Il Tottenham ha fatto quattro gol al Manchester City e ad altre squadre. Veniamo qui con la consapevolezza di affrontare una grande squadra sul suo campo ma siamo pronti".
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