Chiara Saraceno sulla Stampa di oggi contesta a Giorgia Meloni che la rappresentazione del maggior rischio introdotto dai migranti, in specie irregolari, nelle violenze sessuali sarebbe contraddetto da tutti i dati. L’affermazione della Saraceno sembra priva di qualsiasi rigore scientifico perché prende i numeri assoluti e non li mette in relazione alla consistenza dei relativi gruppi.
Con questo tipo di informazione non si risolvono i problemi reali del Paese e non si garantisce maggiore sicurezza alle donne. Le uniche statistiche criminali sono quelle ufficiali, e sono quelle diffuse dal Dipartimento della Pubblica sicurezza: su 5.832 indagati per stupro nel 2023, 43% sono stranieri. Gli accusati di aver ucciso donne nel 2023 sono 160, di questi 44 sono stranieri (27,5%). Nello stesso periodo gli accusati di maltrattamenti contro familiari e conviventi sono stati 27.659, di questi 7.824 erano stranieri (28,2%), mentre nel caso degli atti persecutori i presunti autori sono 18.043, 3.332 stranieri (18,4%).
Per quanto riguarda il reato di costrizione o induzione al matrimonio, nel 2023 sono stati individuati 33 presunti autori, di cui 25 stranieri (75%) mentre 128 uomini, di cui 56 stranieri (43,7%), sono stati denunciati o sono sotto processo con l’accusa di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso. Tutto questo a fronte di un numero di immigrati che si attesta attorno all’8,5% della popolazione complessiva.
*Ordinario di diritto interculturale Università della Campania “Luigi Vanvitelli”
L'articolo Migranti e violenza sulle donne: ecco i numeri che confermano la “maggiore incidenza” sembra essere il primo su Secolo d'Italia.