E’ inutile che sinistra e opposizioni si scaldino. I dati che confermano il legame tra l’immigrazione illegale, incontrollata, e le violenze sulle donne esiste. Parlano i numeri. I dati non sono opinioni. Non li fornisce il governo ma l’Istat, i rapporti dei centri di ricerca e delle forze dell’ordine, l’associazione Antigone per quel che riguarda i detenuti stranieri nelle carceri.
Gli stranieri sono il 9% della popolazione residente in Italia. Da gennaio a settembre del 2024 si sono contati 118 omicidi volontari con vittime donne: gran parte saranno classificati come «femminicidi». Di essi, in 29 casi il «presunto autore» risulta essere straniero. L’incidenza degli immigrati sul totale di questi reati è pari quindi al 25%: più che doppia rispetto alla loro presenza. Percentuale simile a quella registrata nel 2023: 27%. “Nello sviscerare i dati sugli «atti persecutori», quelli che caratterizzano il cosiddetto “stalking”, gli analisti del Viminale evidenziano che gli immigrati risultano autori del 18% del totale di questi reati commessi nel primo semestre di quest’anno, e del 19% di quelli perpetrati nel 2023. Sempre a fronte di quel 9% che si è visto.
L’incidenza dei reati compiuti dagli stranieri, come si evince e come ha spiegato anche il premier, risulta essere molto alta. Non sono numeri che vedrete analizzati con onestà intellettuale dalle opposizioni e dai giornali di riferimento. “Violenza, Meloni attacca i migranti”, titola La Stampa, per intenderci. Preferiscono discettare sulla presunta cultura patriarcale. Per quanto riguarda i dati dei maltrattamenti contro familiari e conviventi nei quali la vittima è una donna: “in questo caso la percentuale di autori stranieri si avvicina al 30% sia nel primo semestre del 2023 (28%) che in quello del 2024 (29%)”, riporta Libero in una tabella. “E ancora più brutti sono i dati delle violenze sessuali commesse ai danni delle donne: la cittadinanza degli autori risulta essere straniera nel 46% dei casi accertati nei primi sei mesi del 2023 e nel 44% di quelli dello stesso periodo dell’anno in corso.
Stalking, maltrattamenti contro familiari e conviventi, violenze sessuali sono i cosiddetti “reati spia”. I loro autori risultano essere stranieri nel 28% dei casi scoperti. Sono soprattutto romeni, cui si deve il 14% dei reati spia commessi dagli immigrati; seguiti da marocchini (13%), albanesi (9%) e tunisini (6%). Questi dati si aggiungono a quelli sul “Codice rosso” che la Polizia ha resi noti: nel 2023 risultano avere «presunti autori» stranieri 25 reati di «costrizione o induzione al matrimonio» su 33 (il 76%); 56 reati di «Deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso» su un totale di 128 (il 44%); 215 reati di «Diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti» su 683 (il 31%); 547 violazioni del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa su 2.497 provvedimenti emessi (il 22%). L’elenco dei numeri è a disposizioni di chi intende vederli. A sinistra con tutta evidenza, preferiscono veicolare l’idea di una Meloni “razzista”.
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