La Coppa Davis 2024 è passata agli archivi con il trionfo dell’Italia, trascinata dalla magica coppia formata da Jannik Sinner e Matteo Berrettini. Il presidente dell’ITF, David Haggerty, ha tracciato un bilancio dell’edizione di quest’anno (con la Final Eight a Malaga abbinata alle Finals di BJK Cup) proiettandosi soprattutto sul futuro della manifestazione, che vedrà un format progressivamente rinnovato già dal 2025.
“Siamo soddisfatti del connubio che si è creato tra la prova maschile e quella femminile, con 20 team in totale presenti a Malaga. Tutto è filato liscio e il pubblico ha risposto: se parliamo solo della Davis, abbiamo avuto 65 mila presenze nella settimana, 5 mila in più rispetto al 2023, dunque un incremento significativo. Importante è anche il dato che evidenzia le presenze internazionali: il 43 per cento del pubblico proveniva da Paesi diversi dalla Spagna“, dichiara Haggerty.
Sulla proposta del presidente ATP Andrea Gaudenzi di tornare ai cinque set per le finali dei Masters 1000: “Per il suo pensiero, dovreste chiedere a lui, ma per la Davis pensiamo che con questa formula, la distanza dei 2 su 3 sia la migliore possibile. Abbiamo fatto questa scelta anche ascoltando giocatori e capitani. Così come li abbiamo consultati quando abbiamo cercato di trovare un bilanciamento tra innovazione e tradizione. Per questo nel 2025 non avremo più i gironi preliminari ma un turno intermedio con la consueta formula casa/trasferta a seconda degli anni. In questo modo, ogni Paese avrà più chance di vedere i propri giocatori gareggiare sul proprio territorio“.
Sulla presenza dei big in Davis: “Guardiamo a Sinner, lui è la prova che i migliori sono interessati a questa competizione. Jannik aveva già vinto la Davis nel 2023, ma nonostante sia numero 1 del mondo e abbia vissuto una stagione lunga e difficile, è tornato a Malaga per vincere di nuovo. Si tratta a mio avviso della prova che l’appeal della Coppa rimane alto“.
Haggerty non scarta l’ipotesi Cina come sede della prossima Final Eight di Coppa Davis: “Decideremo in base a una serie di fattori e non certamente solo in base al denaro. Si tratta anche di capire il modo per dare la maggiore visibilità alla competizione. L’Asia e la Cina sono aree importanti e per questo abbiamo già portato uno dei gironi del 2024 in quella sede“.
Sul controverso addio di Nadal a Malaga: “Abbiamo fatto ciò che aveva chiesto Rafa per l’occasione. Siamo onorati che abbia scelto la Davis per salutare e abbiamo fatto del nostro meglio per metterlo a suo agio, per dargli l’ultima sua esibizione come era nei suoi pensieri. Poi la gente è libera di pensare ciò che vuole e di avere ogni tipo di parere, ma questo è quello che è successo“.