Il colosso siderurgico tedesco Thyssenkrupp ha annunciato l’intenzione di tagliare circa 11mila persone dal suo organico nei prossimi sei anni. Lo ha reso noto la stessa azienda. Il piano prevede di passare dai 27 mila impiegati attuali a 16 mila, secondo quanto il gruppo ha creso noto a Duisburg. Il consiglio di amministrazione ha proposto di tagliare 5mila posti di lavoro e di trasferirne altri 6mila a fornitori di servizi esterni. L’azienda mira ad abbassare i costi del personale di circa il 10% in media nei prossimi anni.
Thyssen è una sorta di “canarino da miniera” che dà il polso della situazione della manifattura tedesca. L’acciaio sta all’inizio di molte filiere industriali, compresa quella dell’auto. Prospettive di domanda in calo, concorrenza cinese e aumento dei prezzi dell’energia hanno indotto il gruppo a valutare una focalizzazione sui comparti a più alto valore aggiunto. Da mesi la società stava pianificando il dimezzamento della sua capacità produttiva.
“La sovracapacità e l’aumento delle importazioni a basso costo, in particolare dall’Asia, stanno avendo un impatto significativo sulla competitività”, ha affermato Thyssenkrupp in una nota. Il gruppo ha chiuso l’ultimo bilancio con ricavi in flessione del 7% a 35 miliardi di euro ed una perdita di 1,4 miliardi.
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