“Oggi è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Una giornata che ci porta a ricordare la cronaca dei nostri giorni con ancora tanti, troppi casi di violenza e femminicidi. Una piaga sociale e culturale che non ci consente di voltare lo sguardo dall’altra parte, ma che ci spinge a riflettere e ad agire con ogni azione possibile volta a tutelare le vittime dall’abominio della violenza”. Così su Twitter la premier Giorgia Meloni nella Giornata istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1999.
“Come governo, dall’inizio del nostro mandato, abbiamo messo in campo strumenti di contrasto, prevenzione e sicurezza. Un lavoro che deve proseguire – scrive la presidente del Consiglio – nella consapevolezza che il contributo di ciascuno di noi può fare la differenza. Lo dobbiamo fare nel nome di tutte coloro che oggi non sono più con noi: mamme, sorelle, figlie, amiche”. Meloni conclude il suo messaggio ricordando il numero anti-violenza e stalking. “1522 è il numero a cui rivolgersi per parlare, denunciare e ricevere aiuto immediato, in qualsiasi momento. Ogni voce che si alza contro la violenza è un passo verso una società più sicura e libera dalla paura. Ricordate: non siete sole”.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato i numeri allarmanti della violenza contro le donne, sottolineando che quanto fatto finora “non risulta sufficiente”. “È un comportamento che non trova giustificazioni, radicato in disuguaglianze, stereotipi di genere e culture che tollerano o minimizzano gli abusi, che si verificano spesso anche in ambito familiare”. Il capo dello Stato ha aggiunto che è persino superfluo sottolineare “che, non ci sono scuse accettabili a giustificazione della violenza di genere. Occorrono azioni concrete. Le istituzioni, le forze della società civile devono sostenere le donne nella denuncia di qualsiasi forma di sopruso, offrendo protezione e adeguato supporto. È un valore – conclude Mattarella – per l’intera società far sì che siano pienamente garantiti i diritti umani dell’universo femminile”.
Tanti i messaggi e le riflessione in questa giornata speciale, segnata dalla diffusione di dati allarmanti sulla violenza in crescita (calano invece i femminicidi). In aumento stupri, stalking, maltrattamenti in famiglia e violazioni di divieto di avvicinamento nei primi 6 mesi del 2024. Con un incremento dell’8% sono aumentati nei primi sei mesi del 2024 le violenze sessuali, reato particolarmente grave, che nel 91% dei casi ha come vittime delle donne (di cui il 28% minorenni). È quanto emerge dal report realizzato dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale. Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha ricordato che la battaglia contro la violenza sulle donne inizia a scuola. “Sicurezza, dignità, libertà per ogni donna. Questo è il nostro impegno. Femminicidi, violenze sessuali, violenze morali, discriminazioni, vanno combattute in modo deciso ed unanime. Sono espressioni di una cultura maschilista inaccettabile. Dobbiamo diffondere la cultura del rispetto. Ed è per questo – sottolinea il ministro – che abbiamo introdotto tra gli obiettivi di apprendimento obbligatori e curriculari l’educazione al rispetto verso la donna ed è la prima volta. Ragazze, non abbiate timore di denunciare ogni violenza e ogni bullismo che offenda la vostra sicurezza, la vostra libertà, la vostra dignità. La scuola sarà sempre con voi”.
L'articolo Violenza contro le donne, Meloni: “Una piaga sociale. Ma non siete sole, il governo c’è” sembra essere il primo su Secolo d'Italia.