Il patriarcato non esiste, infatti, le donne uccise in Italia dall’inizio dell’anno sono quasi cento.
Il patriarcato non esiste, per questo a parità di mansione e inquadramento le donne italiane guadagnano in media il 10% in meno dei colleghi uomini. Il patriarcato non esiste, ecco perché su Telegram centinaia di migliaia di uomini si scambiano messaggi con materiale fotografico intimo di partner, ex, mogli e conoscenti senza il loro consenso. Il patriarcato non esiste ed è il motivo per cui nel 2023 quasi quattordicimila donne hanno richiesto un intervento per situazioni di violenza domestica o comunque all’interno della famiglia e, siccome il patriarcato non esiste, l’Istat ci ricorda che solo una donna su dieci riesce a denunciare, quelle straniere ancora meno.
Il patriarcato non esiste e per fortuna è stato sconfitto, proprio grazie alla sua scomparsa il Servizio Analisi Criminale del Ministero dell’Interno segnala che sono in aumento le violenze sessuali tra pari, minorenni e giovani adulti. Che bel futuro sereno si prospetta! Il patriarcato non esiste, ecco perché abbiamo deciso di togliere alle coppie omogenitoriali la possibilità di avere una famiglia: serve una mamma e un papà, per forza, non conta nient’altro. Il patriarcato non esiste, ecco perché il congedo di paternità dura ben 10 giorni, sparpagliati su 7 mesi tra gli ultimi della gravidanza e i primi post parto. Sapete quante cose si possono fare in dieci giorni? Un mondo! Ma poi alla fine, quel che conta è che ci sia la mamma, perché grazie al cielo il patriarcato non esiste.
Non esiste, vi dico, ecco perché molte ragazze usano i social per segnalare molestie o catcalling da parte di sconosciuti su metro, tram e bus; le più giovani hanno tra i dieci e i diciassette anni. Il patriarcato non esiste, infatti la fiducia in sé degli uomini non è affatto intaccata dalla mancanza di caratteristiche associate al maschio alpha come l’altezza, la lunghezza del pene, un lavoro fisso. Il patriarcato non esiste ed è proprio questo il motivo per cui i maschi possono piangere liberamente ovunque e a qualsiasi età, non si fanno alcun problema. Il patriarcato non esiste, perciò possiamo tutte e tutti esprimerci liberamente con l’abbigliamento: nessuno viene mai chiamato “fr*cio” o “tro*a” per i vestiti che indossa, evviva!
Il patriarcato non esiste ed ecco spiegato il motivo per cui quasi chiunque si occupi di informazione in Italia non è in grado di rivolgersi a una donna trans utilizzando i giusti pronomi e appellativi. Il patriarcato non esiste, giuro che l’altro giorno sono stata in ospedale e all’infermiere dicevano “mi scusi dottore”, alla dottoressa chiedevano “signorina, mi sa dire se…”. Il patriarcato non esiste, ma per stare ancora più tranquille molte donne hanno scaricato un’app dove sono segnalate le strade in cui è meglio non passare la sera perché qualcuna di noi è già stata vittima di molestie; altre ancora hanno attivo un servizio telefonico per chi ha paura di camminare da sola, però non serve perché il patriarcato non esiste… e proprio per questo è aumentato il numero di donne iscritte a corsi di autodifesa.
Il patriarcato non esiste ed è chiaro che grazie a questa conquista chi vuole esercitare il diritto all’aborto scegliendo sul proprio corpo, in Italia può farlo senza alcun ostacolo. Altrettanto semplice è accedere alla contraccezione di emergenza, così semplice che l’associazione Obiezione Respinta ha dovuto creare un elenco consultabile di tutte le farmacie in cui non si esercita l’inesistente obiezione di coscienza. Il patriarcato non esiste, me l’hanno confermato migliaia di commenti sotto il video di una ragazza che ha tagliato i capelli corti, dicevano “che schifo, sembri un maschio”.
Il patriarcato non esiste e finalmente nessuna di noi si sente più obbligata a fare figli ricevendo pressioni da ogni singolo membro della sua famiglia. Il patriarcato non esiste perché il carico mentale che pesa sulle donne a livello di organizzazione familiare coincide con la capacità innata di essere multitasking, si sa, siamo più capaci. Nel sentire una cosa del genere sono certa che gli uomini non si offenderanno, dal momento che il patriarcato non esiste. Eh sì, perché tra le altre cose, per dimostrare la sua inesistenza basta fare un giro nei negozi di giocattoli e vestiti per i più piccoli: unicorni, fatine e stelline per lei, astronavi, dinosauri e palle da calcio per lui.
Il patriarcato non esiste ed è per questo che possiamo annunciare orgogliosamente che nell’Unione Europea le donne nelle materie STEM sono ancora fortemente sottorappresentate. Questo ovviamente non c’entra nulla col fatto che alle bambine viene fatto capire che dinosauri e astronavi sono solo per i maschi, perché il patriarcato non esiste e i puntini non si uniscono affatto. Il patriarcato non esiste, se servissero ancora altre prove, perché in effetti la violenza ostetrica è un rito di passaggio: è giusto rifiutarsi di somministrare terapie del dolore a chi partorisce, umiliare chi durante il parto ha momenti di sconforto, o mettere in atto procedure mediche non concordate.
Il patriarcato non esiste, tanto che l’europarlamentare Carola Rackete ha ricevuto una valanga di insulti a causa della scelta di non depilare le gambe, a quanto pare è scandaloso che chi deve occuparsi di leggi e politica possa farlo correttamente anche con i peli; chiaramente vale solo se parliamo di deputate, in virtù della regola aurea: il patriarcato non esiste. Alla luce di questa meravigliosa scoperta, possiamo gioire di fronte ai dati su bullismo e cyberbullismo: solo il 79% delle violenze psicologiche e verbali prendono di mira l’aspetto fisico di chi non corrisponde a canoni di bellezza “standard”. Secondo un report del Centro Nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza, nonostante il cyberbullismo, non è internet il luogo che le ragazze percepiscono come più minaccioso per le loro vite, al primo e secondo posto vengono la strada e la famiglia, per cui si può facilmente intuire che il patriarcato, sicuramente, non esiste.
Il patriarcato non esiste, la famiglia Cecchettin dorma serena nonostante le minacce e gli insulti che quotidianamente arrivano via web. Giulia è viva, va tutto bene. Il pericolo è altrove.
Qualcuno ha nascosto il patriarcato sotto il tappeto, per la paura che esistesse davvero. Non solo il 25 novembre, ma ogni giorno ci troverete a tirare su il tappeto perché noi non abbiamo paura di scoprire quel che già sappiamo e viviamo ogni giorno: il patriarcato esiste e ci opprime, ci offende, ci ammazza. Forse gli uomini non guardano sotto il tappeto perché in Europa in media solo il 39% di loro si occupa delle faccende domestiche? Ops!
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