Fonti del governo israeliano hanno detto alla tv pubblica israeliana Kan, che l’accordo per la tregua in Libano “è chiuso”. Secondo l’emittente il primo ministro Benyamin Netanyahu sta studiando come spiegarlo all’opinione pubblica. In serata Netanyahu avrà una consultazione sulla sicurezza con i ministri. Sempre secondo l’emittente, stasera il premier israeliano si riunirà con i ministri per una consultazione limitata sulla sicurezza e le discussioni si concentreranno sulla questione della libertà d’azione dell’Idf nella zona di confine fra Siria e Libano. Secondo fonti vicine alla delegazione americana, afferma la tv, Israele ha ricevuto garanzie da Washington sulla libertà d’azione in caso di violazione dell’accordo.
Tiene intanto banco il giallo del rabbino rapito e ucciso negli Emirati Arabi. L’Iran “respinge categoricamente” le accuse secondo cui sarebbe coinvolto nell’omicidio del rabbino Zvi Kogan, emissario della sezione Chabad di Abu Dhabi, in una dichiarazione rilasciata a Reuters citata dal Times of Israel. I media ebraici avevano riferito che le autorità israeliane sospettavano che Kogan fossi stato aggredito da alcuni cittadini uzbeki, reclutati dall’Iran, che in seguito sono fuggiti in Turchia.
Il ritrovamento del cadavere del rabbino israelo-moldavo Ziv Kogan nella città emiratina di Al Ain, a 150 chilometri da Abu Dhabi e al confine con l’Oman, ha chiuso nel peggiore dei modi la vicenda della sua sparizione improvvisa, giovedì scorso. In tempi record, le autorità hanno arrestato i tre presunti assassini, ha annunciato il ministero degli Interni degli Emirati,
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