L’esercito israeliano ha ordinato l’evacuazione di nuove zone nel nord di Gaza, scatenando una nuova ondata di sfollamenti civili domenica, mentre intensi bombardamenti aerei continuano su gran parte del territorio.
Le Forze di Difesa israeliane (IDF) hanno dichiarato che gli ordini per il quartiere di Shujaiya sono stati emessi dopo che i militanti palestinesi avevano lanciato razzi contro Israele sabato da una posizione all’interno di questo quartiere densamente popolato. La fazione armata di Hamas ha dichiarato di aver preso di mira una base militare oltre il confine.
Le IDF diffondono avvertimenti regolarmente tramite social media, volantini e telefonate, chiedendo alla popolazione di evacuare le aree che verranno attaccate. “Per la tua sicurezza, devi evacuare immediatamente verso sud”, si legge in un post delle IDF su X (precedentemente Twitter).
Le famiglie che vivevano nelle zone colpite hanno iniziato a fuggire dalle loro case dopo il tramonto di sabato e nelle prime ore di domenica, secondo quanto riferito da testimoni e media palestinesi. Le immagini sui social media mostravano centinaia di persone che lasciavano Shujaiya su carretti trainati da asini e risciò, mentre altri, inclusi bambini con zaini, camminavano a piedi.
Altrove nel nord di Gaza, i funzionari sanitari hanno dichiarato che un drone israeliano ha sganciato bombe sull’ospedale Kamal Adwan, ferendo il direttore, Hussam Abu Safiya.
In una dichiarazione video diffusa dal ministero della salute di Gaza domenica, Abu Safiya, ricoverato nel suo ospedale, ha detto: “Questo non ci fermerà dal completare la nostra missione umanitaria e continueremo a svolgere questo lavoro a qualsiasi costo. Siamo presi di mira ogni giorno. Hanno preso di mira me poco tempo fa, ma questo non ci dissuaderà”.
Le forze israeliane affermano che i militanti armati utilizzano edifici civili, tra cui blocchi residenziali, ospedali e scuole, come scudi. Hamas nega queste accuse, accusando le forze israeliane di colpire indiscriminatamente le aree popolate.
L’ospedale Kamal Adwan è uno dei tre ospedali nel nord di Gaza che sono quasi non operativi. Le agenzie umanitarie e i funzionari sanitari locali affermano che le forze israeliane hanno detenuto ed espulso il personale medico e impedito che le forniture mediche di emergenza, cibo e carburante arrivassero a questi ospedali.
Israele nega queste accuse, affermando di aver facilitato la consegna di forniture mediche e carburante, nonché il trasferimento di pazienti dagli ospedali del nord di Gaza in collaborazione con agenzie internazionali come l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
La situazione umanitaria nel nord di Gaza è stata descritta come apocalittica da parte dei funzionari umanitari, con decine di migliaia di persone che soffrono una grave carenza di acqua, servizi igienici, cibo e forniture mediche.
Le IDF hanno bloccato tre città del nord di Gaza – Jabaliya, Beit Lahiya e Beit Hanoun – da quando hanno lanciato una grande offensiva all’inizio del mese scorso, che sostengono sia mirata a impedire a Hamas di riorganizzarsi in queste aree.
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