C’è un Kosta Runjaic vestito da illusionista all’antivigilia della ripresa del campionato, un Runjaic che non ha voluto ancora alzare il velo sulla formazione che presenterà lunedì a Empoli: «Non posso ancora dirvi come giocheremo, potrei anche mettere Thauvin, Lucca e Davis tutti assieme, ma sto ancora studiando la migliore formazione perché l'importante è che la squadra funzioni».
Un illusionista che diventa di colpo pragmatico durante la stessa conferenza stampa di presentazione del posticipo di domani e che senza mezzi termini detta la retta via da tenere al Castellani, dove l’Udinese dovrà mandare a memoria la lezione imparata prima della sosta: «Non deve più capitare quanto è successo a Bergamo, dove abbiamo vissuto delle situazioni che non devono più succedere.
Non è possibile subire un gol su una rimessa laterale con un pallone che arriva nella nostra area in due secondi. Non siamo stati compatti, né eravamo abbastanza concentrati».
In due parole, sono stati i concetti di equilibrio e di attenzione quelli su cui il tecnico tedesco ha battuto ferro in vista della a trasferta toscana, la prima di una lunga sfilza di impegni che da qui a fine anno dovranno far riprendere quota a un’Udinese che Runjaic non vuole in preda al panico dopo tre sconfitte consecutive, nonostante una situazione di classifica tutt’altro che preoccupante.
«La squadra mi segue e stiamo lavorando bene, ma non dobbiamo farci prendere dal panico perché ci sono dei momenti nel corso di una stagione in cui si perdono punti. Noi dobbiamo superare questa fase e trarne degli insegnamenti. La squadra ha le capacità per farlo e ci sono gli elementi per far bene a Empoli. Sono sicuro che se metteremo la stessa energia e la stessa convinzione viste a Bergamo potremo fare risultato».
A proposito dell’avversaria, Runjaic se l’aspetta così la squadra del collega D'Aversa: «Sappiamo che l’Empoli difende molto bene, subisce poco e segna anche poco. Possono essere pericolosi sui lanci lunghi e in generale sono un avversario difficile da affrontare, una buona squadra che può giocare al nostro livello, quindi sarà una partita intensa da cui dobbiamo essere in grado di trarre il massimo».
L’Udinese dovrà farlo senza l’infortunato Martin Payero, uno dei singoli sui quali ieri si è soffermato il tecnico, ben disposto a far trapelare anche i suoi orientamenti tanto in mediana («Ci sono giocatori come Ekkelenkamp, o come Atta, che hanno recuperato pienamente la forma»), quanto in difesa: «Sono contento sia tornato a disposizione anche Kristensen, un bel giocatore che deve ancora migliorare in alcune cose, ma ha grande potenziale.
È agile, veloce, credo darà un grande contributo. Touré? Non dimentichiamoci che è alla sua prima stagione in Serie A e questo può avere un impatto su alcuni dettagli, che però sono fondamentali».
Ecco l’indizio che può portare al turno di riposo il gigante francese e al rilancio del danese, mentre non ci sarà da sorprendersi se, a gara in corso, Runjaic adotterà anche la difesa a quattro, una novità assoluta in questo campionato, una rivoluzione se si tiene conto dello “storico” in casa Udinese.
«Sì, l’abbiamo provata durante la sosta perché vogliamo avere più varianti, anche per schierare il tridente in attacco. In generale, abbiamo più formazioni possibili, ma la cosa fondamentale resta l’energia che si mette in campo».