Ammesso siano ancora disponibili, ed è rarissimo, gli affitti meno costosi nel Comune di Treviso partono da 400 euro e sono per case di 40 metri quadrati. Buone per single, per coppie strette (anzi strettissime), non certo per famiglie.
È anche per questo che l’offerta Ater di appartamenti in locazione a prezzo calmierato ha fatto registrare numeri da scommesse: dieci a uno. Dieci richieste per una casa, a dimostrazione di quanto sia facile trovare acquirenti, e di quanto il mercato privato possa poi alzare la posta.
È stato pubblicato a inizio autunno, ed in una città in cui la locazione è un miraggio e quella a prezzo calmierato di fatto inesistente, l’offerta di Ater ha rappresentato un unicum che ha attratto tanti, tantissimi.
Sul mercato appartamenti non nuovi ma mantenuti, tutti nella zona nord (Santa Bona, San Paolo): sette in viale Nazioni Unite, tre in via Olanda, uno in vicolo Ca’ Zenobio, e uno in Via Famiglia Alberghetti. Tutti con garage per metrature dai 45 ai 90 metri quadrati. L’affitto (sui cui poi andava aggiunta la quota di spese condominiali) da 200 a 360 euro in base alla tipologia di edificio.
A fine settimana, quando Ater ha pubblicato la graduatoria, in coda per i 12 alloggi ha messo la bellezza di 116 nominativi tra cui 68 fortunati che potranno forse ambire all’assegnazione, stando in coda, e altri 48 la cui domanda non è stata accolta.
È la dimostrazione di quanto la casa sia una emergenza, ma soprattutto lo sia una casa economicamente sostenibile in un capoluogo e in un momento storico in cui spese e costi stanno mettendo all’angolo anche il ceto medio.
«È il capoluogo», si potrebbe dire; «se vuoi stare a Treviso, sia pure nella prima periferia, paghi l’ambizione».
Ma Ater nelle settimane scorse ha pubblicato altri due bandi per la concessione di appartamenti a prezzo agevolato o concordato, uno per un solo appartamento a Povegliano, l’altro per un solo appartamento a Spresiano. Il risultato è stato più o meno lo stesso: 6 nominativi in coda per il solo alloggio di Povegliano; 11 in coda per quello di Spresiano.
Come detto, molti annunci on-line sono civetta, ma danno il polso di un mercato che ha alzato l’asticella anno dopo anno (dagli 8 euro al metro nel 2017 ai 12euro/metro attuali).
Abbiamo consultato il sito Immobiliare.it: affitto a Treviso da 500 a 700 euro? Otto apparentemente disponibili. Affitto da 700 a 900 euro? I risultati sono 23, poco meno di quelli da 900 a 1200 euro. Sopra i 1.200 euro al mese? Ecco, qui le proposte sono ben 63 e partono dai 1.200 euro per arrivare a 15 mila per un palazzetto in città.
Non va dimenticato poi il risultato dell’ultimo attesissimo bando per l’assegnazione di alloggi popolari fatto dal Comune di Treviso che ha visto arrivare agli uffici Ater (che gestiva il bando per l’amministrazione) 931 domande che poi sono state scremate arrivando a 861 ulteriormente ridotte.
Numeri mai visti prima, che segnano una realtà da gestire, e una domanda a cui si deve trovare modo di dare risposta in primo luogo ristrutturando gli spazi sfitti esistenti, sia di proprietà Ater che di proprietà comunale.
Nel recente censimento pubblicato da Ater si evidenzia come in provincia l’agenzia per l’edilizia residenziale abbia 1.134 alloggi sfitti ubicati in vari comuni. Giusto un anno fa Ater ha incassato l’ok al piano di alienazioni che prevede la vendita – nel tempo – del 9% del patrimonio pubblico pari a 389 alloggi e 19 milioni di euro di valore stimato.
Il prezzo medio è di 50 mila euro e del totale 150 abitazioni sono sfitte. Nel solo capoluogo sono 92 gli alloggi messia disposizione delle alienazioni che sono il mezzo per reperire risorse da reinvestire. Stessa procedura per il Comune, che anche nell’ultima giunta ha deliberato di proseguire il piano “riatti” in corso da anni con altri 330 mila euro di investimento.