Domanda respinta per la mancata presentazione dei documenti integrativi: naufraga il progetto del maxi parco agrivoltaico da 26 ettari.
L’area agricola a sud della frazione di Ronchi, lungo la strada provinciale 3 e tra le vie Ca’ di Bosco e Ca’ Ferrante, era stata individuata dall’azienda Solar MM di Bolzano, la scorsa primavera, come la zona in cui installare quasi 25 mila pannelli fotovoltaici a terra per produrre 18,11 MW.
Avviato lo scorso maggio, l’iter autorizzativo aveva già incassato il parere contrario del Comune e diverse richieste di integrazioni da parte degli enti coinvolti.
Trascorsi i termini, venerdì scorso la Regione ha comunicato all’azienda l’archiviazione della pratica.
La direzione regionale Valutazioni ambientali, supporto giuridico e contenzioso ha ricordato di aver inviato alla società proponente, ancora agli inizi di agosto, la richiesta di integrazioni ma la documentazione presentata è risultata incompleta perché mancava il riscontro alle osservazioni depositate dal Consorzio di bonifica Bacchiglione, dall’Autorità di Bacino delle Alpi Orientali, dal Genio civile e dalla Provincia di Padova.
Tutti questi enti avevano, per il settore di loro competenza, sollevato dubbi sulla fattibilità del progetto, considerate le dimensioni, la posizione rispetto ai corsi d’acqua vicini, l’impatto su un’area agricola di pregio, solo per citarne alcuni.
I documenti erano stati pubblicati sul portale web della Regione, nell’area dedicata alle valutazioni d’impatto ambientale, ma l’azienda aveva fatto presente di non aver ricevuto nulla in proposito né di aver trovato i documenti sul sito.
Con la lettera dell’altro giorno la direzione regionale ha ribadito che tutto il materiale era stato regolarmente pubblicato e ha concluso che «non avendo ricevuto la documentazione entro il termine stabilito, la domanda si intende respinta e si procede con la sua archiviazione. Si fa presente che, qualora permanesse l’interesse», conclude la nota regionale, «la società potrà ripresentare una nuova istanza di verifica di assoggettabilità».
Ad oggi sembra difficile che la stessa società si rimetta in moto per avviare una nuova pratica su un progetto che aveva già raccolto sollevato diverse obiezioni. Intanto questo progetto è stato respinto e chi si era opposto può cantare vittoria.
È il caso del sindaco Matteo Cecchinato che ancora lo scorso giugno aveva inviato in Regione il parere negativo del Comune nei confronti del maxi impianto agrivoltaico. «La tutela del nostro territorio non è in contraddizione con lo sviluppo sostenibile», premette il sindaco, «e abbiamo scelto di seguire politiche che valorizzino le risorse locali. Nei mesi scorsi l’azienda proponente non si era presentata agli incontri preliminari con l’amministrazione comunale o con l’ufficio tecnico, un passo essenziale dato l’importante impatto di questo progetto. Avevamo fatto presente che non c’erano le condizioni per procedere con un simile intervento. Infatti le criticità evidenziate dagli enti coinvolti, sia tecniche che ambientali, avevano portato alla sospensione della pratica. Pur riconoscendo l’importanza dell’innovazione tecnologica, ribadiamo che essa non deve prevaricare la tutela del nostro territorio».