Mentre l’amministrazione attende il responso sul progetto di trasloco del monumento ai Caduti e sugli scavi per l’interrato, l’opposizione torna a rullare i tamburi di protesta contro il progetto del parcheggio interrato di piazza Vittoria. Sabato 30 novembre le opposizioni, tutte insieme, hanno organizzato una marcia dall’area del possibile cantiere fino al municipio dove intendono depositare copia delle oltre 4000 firme raccolte in questi mesi contro il progetto.
La marcia
Partirà sabato prossimo alle ore 10. 30 da piazza Vittoria e proseguirà fino al municipio di Ca’ Sugana. «Questa mobilitazione vuole essere un punto di partenza per presentare alla città di Treviso una visione alternativa di mobilità che il centrosinistra unito propone rispetto alle politiche che la giunta Conte sta portando avanti, e proseguirà con altre iniziative nei prossimi mesi», sottolineano i rappresentanti delle liste che siedono sui banchi della minoranza, o che fanno parte dell’opposizione extra consiliare.
Come fu per l’avvio della raccolta firme, nel febbraio scorso, così ora la compattezza delle minoranze è massima. A partecipare all’organizzazione della manifestazione della prossima settimana sono infatti Partito Democratico, Treviso Civica, Lista De Nardi Sindaco, Alleanza Verdi Sinistra, Coalizione Civica, Movimento 5 Stelle e Volt.
«La mobilitazione dei cittadini, sostenuta dalla coalizione, ha raggiunto numeri significativi» sottolineano tutti insieme, «dimostrando una forte opposizione a un progetto che rischia di compromettere la vivibilità e il patrimonio urbanistico di una delle aree simbolo della città». La raccolta firme proseguirà fino al giorno prima della marca – venerdì 29 novembre – sulla piattaforma Change.org, poi la petizione verrà chiusa, stampata e preparata per la consegna.
«partecipate tutti»
In vista dell’appuntamento fissato tra sette giorni si sta cercando di allargare il più possibile la chiamata alle armi. Si sogna possano partecipate tutte, o quasi, le persone che hanno sottoscritto l’appello. Ma anche se ne presentassero solo un quarto per Treviso sarebbe sicuramente la più grande manifestazione di opposizione civica degli ultimi anni.
L’opposizione e la giunta
A remare contro il piano, che la giunta ha riesumato dopo anni stracciando l’alternativa individuata dalla giunta Manildo per uscire dall’impegno allo scavo siglato vent’anni fa, sono fasce diverse della popolazione: dai verdi ai commercianti dell’area, dalla sinistra ai residenti bene della zona, cittadini comuni come volti noti.
Un fronte variegato, al quale la giunta oppone una visione di città che vede invece nel park Vittoria «un’opera fondamentale per ripensare la mobilità cittadina, per trasformare un intero rione (quello di piazza Vittoria, ndr) in una zona verde e pedonale, per dare avvio ad altri interventi per la qualità della cita in città».
La nuova mobilità
Il progetto del park Vittoria porterà con sè, se realizzato, la riqualificazione di piazza Vittoria e viale Cadorna – che diventeranno l’una un parco, l’altra una Ztl – ma anche la riorganizzazione della viabilità della zona con la trasformazione di via Scaligeri in un doppio senso da e per il park interrato, così come via De Gasperi che porterà nel park il traffico dal Put permettendo l’uscita dalla città sia delle auto dell’interrato sia di quelle provenienti dal Duomo (come oggi).