Cifre record di passeggeri, veicoli e anche incidenti. Per Jadrolinija, la maggiore compagnia croata di trasporto passeggeri, il 2024 è stato un anno terribile per una serie di incidenti culminati nella tragedia dell’11 agosto a Lussinpiccolo, che causò la morte di tre marittimi e il ferimento di un quarto, rimasti schiacciati dalla rampa malfunzionante del traghetto Lastovo. L’ultimo dei sinistri l’altro pomeriggio: il catamarano Silba ha urtato la riva a Bosavia (Božana), sull’Isola Lunga, nell’arcipelago di Zara. Per errore tecnico (probabile un guasto al sistema di navigazione), l’imbarcazione è finita dritta contro la struttura: i danni sono in fase di accertamento. Tanto spavento ma nessun ferito né tra l’equipaggio né fra i passeggeri, fatti sbarcare senza problemi. L’equipaggio attende di ripartire per Zara, dove l’unità sarà sottoposta a una capillare revisione.
Nella stessa giornata guai anche per il traghetto Petar Hektorović, sulla tratta Ubli (Lagosta) – Vallegrande (Curzola) – Spalato. Mentre era in navigazione c’è stata una modesta infiltrazione di acqua di mare in uno dei serbatoi del ferry: nessuno a bordo è risultato in pericolo e ora l’Hektorović si trova a Spalato, dove sarà controllato e riparato prima di riprendere servizio.
In precedenza, oltre alla tragedia di Lussinpiccolo, ci sono stati svariati problemi: il 14 novembre si è guastato il portellone del traghetto Tin Ujević; il 9 ottobre era caduta - senza conseguenze - la rampa del ferry Supetar. Da segnalare il cedimento, l’1 settembre, del portellone del traghetto Mljet, sempre senza feriti. Da rilevare poi il guasto a una delle rampe del ferry Hrvat; e il traghetto Oliver lo scorso 25 luglio – dato il surriscaldamento dei motori – fu per ore in balia del mare a motori spenti.
Intanto Jadrolinija ha registrato fra gennaio e ottobre più di 12 milioni di passeggeri e oltre 3,5 milioni di veicoli, pari ad aumenti del 2 e del 4%: il nuovo primato per la compagnia statale, i cui problemi legati alla flotta restano però rilevanti.