“Milano non può diventare un luna park per i costruttori, ma deve rimanere una città per i cittadini”. Lo dicono le cittadine e i cittadini che si sono ritrovati davanti al Tribunale di Milano per manifestare control’emendamento ribattezzato SalvaMilano approvato alla Camera. “Trent’anni fa eravamo qua davanti a protestare contro Berlusconi che voleva fare una leggi contro le inchieste – commenta il consigliere comunale dei Verdi Carlo Monguzzi – oggi ci troviamo a protestare una sanatoria voluta anche dalla mia sinistra”. Il voto di ieri ha spaccato il centrosinistra con Avs e M5S contrari mentre Pd, +Europa, Italia viva e Azione a favore. “È la festa dei costruttori mentre i cittadini si disperano – spiega il giornalista del Fatto Quotidiano Gianni Barbacetto – perché se viene considerata una ristrutturazione quella che è a tutti gli effetti sarebbe una nuova costruzione, c’è uno sconto del 40% sugli oneri dunque Milano avrà un sacco di soldi in meno per offrire servizi”. Di che cifre si tratta? “Secondo i nostri calcoli Milano ha perso un miliardo e mezzo – aggiunge Barbacetto – quante case popolari si sarebbero potuto costruire con quei soldi?”. A perderci, dunque, “sono i cittadini” come conclude la senatrice M5S Elena Sironi che promette “battaglia anche in Senato” affinché quella norma non passi.
L'articolo “La festa dei costruttori e la disperazione dei cittadini, ora la città avrà molti soldi in meno per i servizi”: il sit-in contro il Salva Milano proviene da Il Fatto Quotidiano.