È di 475 milioni lo stanziamento per la terza edizione del bando Fis, il Fondo Italiano per la Scienza. Il Ministero dell’Università e della Ricerca ha confermato l’investimento per la ricerca di base rifinanziando il Fondo dedicato a ricercatori emergenti ed esperti sui principali ambiti della ricerca. Ambiti che spaziano dall’ingegneria alle scienze della vita, al settore medico-scientifico. Gli stanziamenti interessano due annualità, il 2024 e il 2025, e riguardano progetti caratterizzati da alta qualificazione scientifica, originalità e innovatività, per un importo che va da un minimo di 1 milione a un massimo di 1,9 milioni.
Il Fis nasce sul modello dell’European Research Council (ERC), il prestigioso programma comunitario dedicato alla ricerca di base che valuta i ricercatori per l’eccellenza della loro attività, ed anche in questa terza edizione vengono confermati i tre schemi di finanziamento: Starting Grant, Consolidator Grant, Advanced Grant. e allora vediamo le singole voci nel dettaglio.
Lo Starting Grant si rivolge a ricercatori emergenti, all’inizio della carriera ma già con un potenziale di ricerca. A loro sarà destinato il 50% delle risorse disponibili, mentre il 20 per cento è riservato ai Consolidator Grant, ricercatori già con una anzianità scientifica e con un curriculum promettente. Mentre il restante 30 per cento sarà a favore della linea d’azione Advanced Grant, ricercatori ormai affermati che intendono portare avanti progetti innovativi.
Come nelle precedenti versioni, anche per questo terzo bando un Principal Investigator responsabile delle attività di ricerca dovrà presentare una proposta progettuale da svolgere in una delle Università e istituzioni universitarie italiane statali e non statali, oppure in una delle Scuole superiori a ordinamento speciale, Enti pubblici di ricerca, Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) pubblici e privati.
«Con il terzo bando Fis – dice il ministro dell’università e della ricerca, Anna Maria Bernini – rafforziamo il nostro impegno per la ricerca di base, un motore essenziale di conoscenza, capace di aprire porte a scoperte infinite e imprevedibili. Vogliamo dare valore ai progetti di alta qualità, sostenendo con determinazione una ricerca italiana che sappia essere sempre più protagonista nel mondo e che possa continuare a ispirare nuove generazioni di scienziati e innovatori».
(Italpress)
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