AS ROMA NEWS – Fastidio. Indolenzimento. Dolorino. Chiamatelo come vi pare, sta di fatto che Paulo Dybala continua a non allenarsi a pochi giorni dalla partita contro il Napoli. Un atteggiamento che certamente deriva da un aspetto mentale (gli esami hanno escluso lesioni), ma che per allenatori e, soprattutto, tifosi, inizia a diventare poco piacevole.
Suo malgrado, Ranieri sta cominciando a pensare a una Roma senza di lui. Ieri il tecnico ha infatti sperimentato una formazione molto abbottonata, schierata con una difesa a quattro bloccata, con un centrocampo a tre (il reparto dove i giallorossi hanno più scelta) e due esterni offensivi (El Shaarawy a sinistra e Soulè a destra) che possano dare spinta e vivacità alle corsie, e palloni giocabili a Dovbyk, unica punta. Un 4-5-1 a tutti gli effetti, che in fase offensiva somiglierebbe a un 4-3-3.
Un sistema che non prevede la presenza in campo di Dybala, in attesa di capire se l’argentino sarà in grado oggi di tornare in gruppo. Nel caso in cui la Joya dovesse allenarsi con i compagni, le sue chance di farcela aumenterebbero, altrimenti Ranieri punterà su Soulè. Oggi capiremo qualcosa di più dalla viva voce del tecnico, che parlerà in conferenza stampa a due giorni dalla partita del Maradona.
Di sicuro questi “dolorini” di Dybala stanno diventando sempre più un tema sensibile. Perchè se prima erano lesioni muscolari a fermarlo, ora l’argentino sembra essere bloccato dalla paura di farsi male. Paulo aveva avvertito un fastidio dopo la partita col Bologna, ma non sono bastate le due settimane di sosta a farglielo passare. Una storia che potrebbe continuare un’altra stagione solo nel caso in cui Dybala dovesse raggiungere le 15 presenze stagionali da più di 45′.
Fonti: Il Tempo / La Repubblica / Leggo / Corriere dello Sport
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