L’allarme è stato dato pochi minuti dopo le 22 dell’altra sera, quando le lingue di fuoco erano ormai ben visibili a Bua (Čiovo), piccola isola dell’arcipelago di Trau’, nella Regione di Spalato. A prendere fuoco è stato il complesso comprendente il Convento domenicano e la chiesa di Santa Croce, edifici costruiti nel 1432 e situati nella parte settentrionale dell’isola. Sul posto in breve tempo sono confluiti 43 vigili del fuoco, tra professionisti e volontari e 13 veicoli antincendio: uno spiegamento di forze giustificato sia dalla violenza distruttrice del rogo sia dal valore storico e culturale del sito, ubicato nell’abitato di Arbania. La lotta contro le fiamme è durata un paio d’ore: i soccorritori sono riusciti senza problemi a trarre in salvo l’unico religioso presente nel complesso, il parroco di Santa Croce, che non ha subìto alcuna lesione.
Le cause all’origine dell’incendio non sono ancora note: la polizia ha aperto una indagine per scoprire se eventualmente si sia trattato di dolo o altro. Certo è che il fuoco ha gravemente danneggiato il convento, distruggendone il tetto e diversi soppalchi; ma i vigili del fuoco sono riusciti a mettere in salvo il patrimonio presente nel convento. La lotta più dura è stata quella per difendere la chiesa di Santa Croce, dove, a causa del forte vento di bora, si temeva che le fiamme si sarebbero estese dopo essere divampate nel convento.
I soccorritori, come ha dichiarato Marin Buble, comandante dei Vigili del fuoco professionisti di Trau’ (Trogir), sono riusciti nell’intento, anche se con tanta fatica, riuscendo comunque a impedire che il fuoco toccasse la chiesa e l’alto campanile. Una volta circoscritto il rogo una squadra di vigili del fuoco è rimasta a lungo sul posto per impedire che le fiamme, a causa del forte vento, riprendessero vigore.
La polizia di Trau’ ha diffuso un comunicato sull’incendio precisando fra l’altro che la viabilità nella zona è stata interrotta durante le operazioni di spegnimento dell’incendio. Ieri mattina dal convento si levava ancora del fumo, ma la situazione è apparsa in pieno controllo. Duje Balić, comandante dei pompieri volontari di Slatina, ha riferito intanto che nei prossimi giorni si potrà avere un quadro preciso in merito all’entità dei danni, che restano comunque ingenti.