IVREA
Un altro episodio di delinquenza nel cuore del centro storico fomenta le polemiche e accende un faro su fatti sempre più frequenti. L’ultimo caso, in ordine di tempo, riguarda l’aggressione ai danni di un cittadino che si trovava a passare nel sotto passaggio che collega via Aldisio alla vicina piazza Gioberti nella notte tra venerdì e sabato scorsi, ma nella zona risultano essere numerosi anche i casi di danneggiamento e vandalismo. Se per la minoranza è il momento di smettere di parlare di “percezione” e ammettere che c’è un problema di ordine pubblico, per il sindaco Matteo Chiantore si tratta soprattutto di casi di marginalità da risolvere con l’aiuto dei servizi sociali. E per avere più forze dell’ordine a controllare il territorio sarebbe proficua la collaborazione dell’opposizione per chiedere al Governo in maniera unitaria un aumento delle risorse.
L’aggressione
Stava andando a prendere la moglie che lavora in un esercizio commerciale del Borghetto un 38enne, residente in città, quando sarebbe stato aggredito nel sottopasso da un gruppo di persone, lo stesso che secondo gli abitanti e i commercianti della zona staziona nei dintorni e si comporta in maniera molesta. L’episodio sarebbe avvenuto intorno all’una di notte, ma la dinamica è ancora oggetto di indagine da parte dei carabinieri. Forse una richiesta di una sigaretta o di qualche soldo alla base dello scontro avvenuto con cinque persone, poi qualche parola di troppo e la fuga: a quel punto l’uomo sarebbe stato inseguito e gli aggressori gli avrebbero tirato dietro alcune bottiglie di birra. L’eporediese, resosi conto di essere stato ferito alle gambe, si è poi recato in Pronto soccorso per farsi medicare. Poi ha denunciato l’accaduto ai carabinieri.
I timori di chi vive la zona
Nei dintorni l’aggressione ha provocato un’ondata di indignazione, perché non si tratta del primo caso denunciato: «Sono sempre le stesse persone, passano il tempo a bere birra durante la giornata, nei pressi di piazza Gioberti e nel porticato adiacente – racconta un commerciante della zona –. Spesso litigano e si aggrediscono tra di loro e così la sera si ha paura anche ad uscire dal lavoro. Due volte ho trovato la mia auto danneggiata, una volta era stata tolta la mascherina del cofano, mentre un’altra mi è stato rotto il parabrezza. Due episodi simili di danneggiamento e vandalismi sono avvenuti qualche mese fa davanti a un altro negozio della piazza. C’è un clima di crescente incertezza e di paura e le forze dell’ordine durante uno dei sempre più frequenti controlli nella zona ci hanno ricordato di fare sempre la massima attenzione e le dovute segnalazioni».
Il discorso politico
A raccontare la preoccupazione dei commercianti è anche Gabriele Garino, titolare della tabaccheria del Borghetto e consigliere comunale di minoranza: «Questi fatti sono un problema per la filiera commerciale. Se c’è un problema di baby gang, in particolare la sera quando già la città non ha molto da offrire, bisogna cercare di trovare una soluzione, senza creare ghetti, peraltro nel centro storico. Quali sono le soluzioni? Sicuramente la prevenzione, che potrà iniziare quando si prenderà atto che c’è un problema. Qui viviamo veri episodi di delinquenza ed è un dovere dell’amministrazione comunale dare aiuto ai suoi cittadini, senza isolare determinate zone. Non parliamo più di percezione, ma di fatti reali. Da consigliere, oltre che da commerciante, ritengo che investire maggiormente su videosorveglianza e illuminazione potrebbe essere un primo passo concreto. Se la gente si sente sicura è pronta a uscire la sera e se c’è movimento diminuisce anche la delinquenza».
I controlli delle forze dell’ordine sono in corso in molte zone della città: il Movicentro è sotto i riflettori, come altri punti in cui si sono verificati altri episodi, ma parlare di baby gang, per le forze dell’ordine, sarebbe inesatto per la realtà eporediese, dove dietro a questi atti ci sarebbero persone di varie età.
Rimane di questa opinione anche il sindaco Chiantore: «Al momento, dopo questa aggressione, non mi sento di modificare il giudizio sulla situazione attuale. I fatti di venerdì scorso non corrispondono a quanto è emerso sui social e le statistiche delle forze dell’ordine al momento non includono il fenomeno delle baby gang. In merito alla questione della percezione, ritengo che si tratti di casi di marginalità, più che di criminalità pure. Sicuramente un potenziamento dei controlli aiuterebbe, ma le risorse per procedere devono arrivare dal Governo. La minoranza, quindi, ci aiuti a sollecitare l’arrivo di nuove risorse. La sicurezza è interesse di tutti i cittadini e, in primis, dell’amministrazione: un nuovo tavolo è previsto a breve, in collaborazione anche con servizi sociali e associazioni. Soltanto nel 2024, inoltre, è stata potenziata la rete di videosorveglianza con una decina di nuovi dispositivi, per esempio tre al Movicentro, tre al Parco Dora Baltea e una alla fontana di Camillo, e aumenteremo ancora la copertura. È un passo da fare, compatibilmente con le risorse finanziare a disposizione, e di concerto con i servizi sociali e gli educatori».