Vincere continuando a cavalcare lo stile di pallacanestro giocato fino a oggi. Si può sintetizzare cosi il pensiero di Markel Brown, leader di una Trieste che nonostante le recenti sconfitte contro Trento e Trapani continua a frequentare i piani alti di un campionato che sta pian piano definendo i suoi equilibri.
Giocatore fondamentale per i destini biancorossi, Brown ha iniziato alla grande questa stagione. Lo dicono i numeri (quasi 18 punti di media a partita con il 73% da 2 punti e il 45% da 3 punti) lo dice soprattutto il rendimento di un atleta che sta impressionando per la capacità di fare sempre la cosa giusta sul parquet.
Giocatore di intelligenza cestistica sopraffina, capace di facilitare il compito dei compagni creando sempre linee di passaggio da sfruttare, Markel è il punto di riferimento difensivo e offensivo di una squadra che può sempre contare sul suo talento. E' stato così anche domenica scorsa nel match giocato e perso contro Trapani. Quaranta minuti che, nonostante la sconfitta, hanno deliziato il palato degli appassionati di basket triestini. Trieste-Trapani partita splendida da vedere, coach Repesa l'ha definita un bellissimo spot per la pallacanestro.
Dal campo ha vissuto le stesse sensazioni e le stesse emozioni dei tifosi sugli spalti?
«Sono d'accordo con coach Repesa, è stata una grande partita tra due squadre di alto livello, che se la sono giocata fino alla fine davanti ad un palazzetto pienissimo. Un bello spettacolo per i tifosi e tanta competitività in campo: molto divertente».
Cos'è mancato per portare a casa la vittoria?
«Abbiamo fatto piccoli errori: palle perse, qualche forzatura, alcuni rimbalzi che abbiamo concesso. Più limitiamo questi errori più possibilità di vincere avremo».
Pausa che arriva nel momento giusto. Che Trieste dobbiamo aspettarci a Sassari alla ripresa il prossimo primo dicembre?
«Il momento ideale per fermarsi e ricaricare le batterie. Per Sassari dobbiamo continuare a lavorare sulle cose da migliorare senza perdere di vista quello che già facciamo bene. Proveremo a vincere giocando la nostra pallacanestro».
Due anni fa, prima della penalizzazione, a Varese eravate terzi in classifica: pensa che si possa ripetere quel piazzamento a Trieste, nonostante le tre sconfitte di questa prima metà del girone d'andata?
«Questa squadra può raggiungere quel livello. Abbiamo le capacità di essere tra le migliori cinque squadre del campionato ma dobbiamo continuare a dare tutto ogni volta che scendiamo in campo».
In quella Varese, oltre a lei e a Ross, all'inizio e prima dell'infortunio c'era anche Reyes: quanto manca un collante come Justin da numero tre e quanto diverse sono le due squadre negli altri ruoli?
«Justin potrebbe aggiungere tantissimo a questa squadra, chi può dire dove saremmo se lo avessimo avuto sempre a disposizione? Quello che posso dire e che saremo felicissimi di averlo in campo con noi appena possibile».
Un bilancio personale su questi primi tre mesi a Trieste. Come si sta trovando?
«I miei primi mesi a Trieste sono stati buoni: città fantastica e tante persone positive. I miei compagni sono incredibili, vogliamo continuare a essere noi stessi in campo. Dobbiamo continuare a progredire per entrare nella Final di Coppa Italia». —