Ha appena compiuto 95 anni e nonostante l’età continua a fare politica attiva. Alfredo Cannataro, nato il 16 novembre 1929 a Cosenza, è l’eletto più anziano a Trieste ma, molto probabilmente, anche di tutta l’Italia. E non solo di una Circoscrizione cittadina.
Perché Cannataro, dall’ottobre 2021, siede sui banchi di Forza Italia nel sesto parlamentino, che comprendente i rioni di San Giovanni, Chiadino e Rozzol, presieduto dal meloniano Paolo Perini.
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Lui e gli altri consiglieri circoscrizionali lo scorso fine settimana gli hanno tributato i festeggiamenti del caso. «Longevo e combattivo – spiega Perini – quando riesce va ancora a farsi le sue passeggiate. Per noi della Circoscrizione è ancora un punto di riferimento, per la sua lucida capacità di sintesi e perché, nonostante la sua veneranda età, riesce ancora a metterci in riga. Ultimamente non riesce ad essere presente a tutte le riunioni del parlamentino, ma quando serve il suo voto si mette sempre a disposizione».
La storia di Cannataro si interseca con quella della città degli ultimi settant’anni, perché fu proprio il 26 ottobre del 1954 che mise piede per la prima volta nel capoluogo giuliano. «Ero nel reparto mobile della Polizia a Vicenza – ricorda – e fui spostato a Trieste proprio il giorno in cui questa ritornò all’Italia. Il 26 ottobre 1954 era un martedì, piazza dell’Unità era gremita, pioveva a dirotto ma si sentiva l’entusiasmo, avevamo le divise inzuppate ma non sentivamo freddo. Portavamo anche dei cordoncini come segno di appartenenza e una bambina in braccio al suo papà me ne strappò uno, lo ricordo con un sorriso. Dopo 44 anni in Polizia andai in pensione nel dicembre 1990, da ispettore capo».
Cannataro è stato anche uno dei fondatori del Sap (Sindacato Autonomo di Polizia), ispettore superiore della Polizia di Stato e presidente del Sindacato Autonomo delle Forze dell’Ordine in congedo, e nel 2012 è stato insignito del titolo di Ufficiale al merito della Repubblica.
Ben più recente invece la sua storia politica. Lui si definisce da sempre un «prestato alla politica». Nel 2006 venne eletto in Consiglio comunale nella Lista Dipiazza.
Nel 2011 con la civica del sindaco risultò primo dei non eletti in Comune e così trascorse i primi due anni e mezzo della consiliatura in Circoscrizione. Nel 2013 Roberto Dipiazza diventò consigliere regionale e fu così che Cannataro entrò nuovamente in Consiglio comunale.
Nel 2021, alle ultime elezioni comunali, la sua ultima candidatura, questa volta con Forza Italia e nuovamente in sesta circoscrizione. Oggi, nonostante l’età avanzata, appena può oltre alla politica continua a fare le sue passeggiate. «Arriva fino alle rive e controlla le strade del rione – ricorda Perini – e poi mi riporta ciò che non va».
Cannataro ha ancora la passione genuina di fare qualcosa per la sua città d’adozione nell’interesse della cittadinanza. «I politici dovrebbero superare ogni tipo di schermaglia nell’interesse di chi li ha votati – aggiunge il politico più longevo d’Italia –. I cittadini con il voto ci esprimono fiducia, che va ricambiata con il rispetto. Penso che alla base di tutto ci debba essere il confronto perché da soli non possiamo cambiare niente, mentre assieme si spostano i palazzi». —
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