Costretta a far fronte al continuo aumento delle spese per i servizi al pubblico e i servizi sociali, stretta da vincoli ineludibili alla spesa e caro prezzi, e con un fondo cassa che negli anni è diventato sempre più risicato, Ca’Sugana ha deciso di recedere dall’oneroso contratto per la gestione del verde effettuata da Contarina per il Consorzio Priula.
Verrà formalizzata a breve ma è già nero su bianco nel prospetto di bilancio del 2025.
Ca’ Sugana sottolinea come la convenzione – stretta con Consorzio Priula e Contarina nel 2020 con valenza decennale – pur avendo «l’aspetto positivo di una gestione integrata con natura prevalentemente prestazionale, ha mostrato però il limite della rigidità della spesa, rappresentata dal canone annuo dovuto, che comporta un vincolo contrattuale oggi faticosamente sostenibile, quanto a compatibilità con le risorse di bilancio disponibili per la spesa corrente».
Di qui l’indirizzo dell’amministrazione: «Recedere anticipatamente dalla predetta Convenzione per la gestione associata da parte del Consiglio di Bacino Priula del servizio di gestione integrata del verde pubblico e dei canali cittadini, in modo da poter ritornare ad una gestione, da effettuarsi tramite idonei appalti».
L’inversione di rotta è significativa dopo anni in cui l’amministrazione ha affidato al Consorzio (ed al suo braccio operativo Contarina) una sempre maggiore operatività.
Il Comune punta a sciogliere il bilancio dagli obblighi di una spesa fissa e onnicompreniva stabilita a priori, per avere mano più libera nella progettazione, pianificazione, gestione degli interventi da effettuare sul verde in accordo con i lavori pubblici.
Potremmo chiamarla la strategia dello “spacchettamento”, «che possa trattare separatamente» spiega proprio il Comune, «la manutenzione del verde orizzontale, la manutenzione ordinaria e straordinaria del verde verticale, come anche la piantumazione di nuovi alberi e la gestione dei canali e dei fossati e delle pertinenze stradali, in relazione alla esigenza di manutentare i cigli». Il tutto regolando gli stessi «secondo le disponibilità che il bilancio anno per anno potrà rendere disponibili».
Risultato? Una gestione della spesa più puntuale e quindi economicamente gestibile in anni in cui la cassa dell’amministrazione deve essere gestita con a massima attenzione perchè in delicatissimo equilibrio.
«Non intendiamo chiudere con Contarina» mette le mani avanti il vicesindaco e assessore al verde Alessandro Manera, «ma uscire da una logica si spesa che imponeva dei costi che andavano accantonati comunque, che effettuassimo o non effettuassimo gli interventi. un domani, ad esempio, se bastano due giri di pulizia dalle foglie quelli vogliamo pagare. Oggi invece se si è calcolato di effettuare tre giri, ma ne bastano due, il terzo resta “pagato”».
Quando avverrà il recesso e la ricontrattazione? «Manderemo la comunicazione a breve, dopo il via libera del consiglio» spiega l’assessore, «contrattualmente abbiamo una finestra che si chiude a giugno. A quel punto avvieremo la revisione degli accordi».
Si aprirà una partita che potrebbe chiudersi ancora con il servizio di Contarina ma, di fatto, potrebbe portare anche ad allargarsi ad altri operatori come anticipato dal documento di bilancio. Ma a Ca’Sugana, sul tema, non si intende forzare la mano.