Una raccolta da record. Il dalmata Živko Mustapić è il proprietario di un olivo straordinario, un leccino che in questa stagione gli ha regalato addirittura 324 chili di olive sane e capaci di dare olio di alta qualità. L’albero in questione non è molto vecchio, anzi, e si trova a breve distanza dalla foce del fiume Narenta (in croato Neretva), nella Regione raguseo-narentana.
«Questo leccino, il mio orgoglio – ha dichiarato l’olivicoltore – ha non più di 24 anni ed è originario della Toscana. È dal 2018 che questo benedetto albero riesce a garantire un raccolto annuo superiore ai 200 chili, mentre giorni fa abbiamo tirato giù ben 324 chili. Secondo gli esperti, se riuscirà a mantenere questo ritmo, nel 2025 e negli anni a venire produrrà quote ancora più alte. A meno che non ci siano problemi legati al clima, all’ambiente o ad altri fattori».
Questo pluripremiato olivicoltore del centro-sud della Dalmazia ha voluto scommettere sul leccino, ben conoscendo le doti di adattabilità della specie che è stata dapprima piantata in Istria, per poi “colonizzare” negli ultimi 30 anni buona parte della regione dalmata, isole comprese. Sopporta bene i rigori invernali, restando in vita anche a 10 gradi sottozero, resistendo pure alle tipiche malattie degli olivi. «Questa stagione olivicola è stata ottima – ha aggiunto – ma l’importante è stato rifornire d’acqua la piantagione, messa a dura prova dalle temperature e dalla siccità di luglio e agosto. Con l’olio di questo leccino mi presenterò a una o più rassegne dalmate, con la speranza di ottenere una medaglia per l’alta qualità».
La campagna olearia 2024 si sta rivelando ottima in Istria, Dalmazia e nel Quarnero. Ovunque si è raccolto in media il 50% in più di olive rispetto al 2023. Il prezzo dell’olio novello nelle tre regioni adriatiche oscilla tra i 16 e i 20 euro a litro.