La calma del Lago di Como è stata infranta questa mattina da un’escalation da film d’azione, che ha visto protagonisti un rapinatore in fuga e le forze dell’ordine impegnate nell’inseguimento. Il teatro dello scontro si è sviluppato lungo la SS36, nei pressi dello svincolo per Bellano, dove il furgone, con a bordo i malviventi, è stato fermato a colpi di pistola dopo aver aperto il fuoco contro i carabinieri. L’autore dell’assalto alla banca in Valtellina è ora ricoverato in codice rosso all’ospedale di Lecco.
Tutto ha avuto inizio a Castione Andevenno, in provincia di Sondrio. La filiale del Crédit Agricole è stata presa di mira questa mattina presto da uomini armati, che dopo il furto sono fuggiti. Ma il personale della banca, con prontezza, ha avviato immediatamente il protocollo, allertando le forze dell’ordine e fornendo una descrizione dei sospetti e del veicolo utilizzato per la scappare. Una pattuglia dei carabinieri si è lanciata così all’inseguimento del mezzo sospetto, individuato sulla statale 36. Nel frattempo, la polizia di Stato ha predisposto un blocco stradale strategico, chiudendo lo svincolo per Bellano e dispiegando uomini e mezzi lungo l’arteria.
Il punto di non ritorno si è avuto intorno alle 11. L’auto in fuga, braccata, è stata costretta a rallentare nei pressi dello svincolo. È allora che l’autore della rapina, nel tentativo disperato di proseguire, ha estratto la pistola e ha esploso un colpo contro il veicolo dei carabinieri che lo tallonava. Un gesto estremo, che ha spinto le forze dell’ordine a rispondere con il fuoco per difendersi. Uno dei proiettili ha colpito il sospettato, lasciando gli altri illesi e ponendo fine all’inseguimento.
Sul luogo della sparatoria si sono precipitate due auto mediche e un’ambulanza. Il rapinatore ferito, le cui generalità restano al momento sconosciute, è stato stabilizzato sul posto prima di essere trasferito d’urgenza al nosocomio di Lecco, dove lotta tra la vita e la morte.
L’operazione ha visto una straordinaria collaborazione tra carabinieri e polizia di Stato, che con prontezza e coordinazione hanno evitato un epilogo ancora più tragico. Gli agenti, secondo quanto trapela, erano già stati allertati sulla pericolosità del soggetto, elemento poi confermato dal colpo esploso durante l’inseguimento.
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