Secondo quanto riferito dal Presidente statunitense Biden, la decisione di consentire all’Ucraina di utilizzare i missili balistici ATACMS per colpire il territorio russo, inizialmente limitato soltanto all’oblast di Kursk, significa che il mondo potrebbe essere a pochi giorni da un’escalation inarrestabile. Poiché tali missili tattici, proprio come il Taurus tedesco e lo Storm Shadow britannico, non possono essere usati dalle forze ucraine senza l’assistenza di esperti dei Paesi della NATO, nel momento in cui colpissero il territorio russo avrebbe inizio la guerra diretta della NATO contro Mosca.
È proprio in vista di questa prospettiva che il Presidente russo Putin annunciò a settembre le modifiche alla “dottrina nucleare” di Mosca, per consentire l’uso di armi nucleari in risposta a un attacco costituente una minaccia critica per la sovranità della Russia, anche se compiuto da uno Stato privo di capacità nucleare, spalleggiato da uno nucleare. L’uso degli ATACMS, che hanno una gittata fino a 300 km, supererebbe chiaramente questa linea rossa. Tuttavia, i politici e i cosiddetti esperti militari occidentali continuano a blaterare di un’illusoria “sconfitta militare della Russia”.
Allo stesso tempo, la crisi nell’Asia sud-occidentale continua ad aggravarsi. L’azione militare israeliana a Gaza, condannata con forza dalla Corte Internazionale di Giustizia (CIG) e dalla Corte Penale Internazionale (CPI) come potenziale genocidio, ha portato a una fame catastrofica, che minaccia la vita di 400.000 palestinesi, mentre praticamente tutte le potenze occidentali sostengono implicitamente il folle governo di Netanyahu. Se l’Iran fosse coinvolto nel conflitto, come alcuni in Occidente auspicano, la regione esploderebbe.
Il “mondo unipolare”, un tempo dominante, si sta sgretolando a causa di un sistema finanziario gravato da una micidiale bolla speculativa di due milioni di miliardi di dollari che non può essere sostenuta, nemmeno a spese del resto del mondo. È inutile cercare di impedire l’emergere del nuovo ordine mondiale che sta prendendo forma attorno al gruppo dei BRICS.
L’unica politica ragionevole che l'”Occidente collettivo” potrebbe adottare è quella di unirsi alla Maggioranza Globale nella costruzione di una nuova architettura di sicurezza e sviluppo, per garantire lo sviluppo economico e l’industrializzazione di tutti. Questo è anche l’unico modo per risolvere umanamente l’attuale crisi dei migranti.
Questi temi saranno ripresi nella prossima conferenza dello Schiller Institute del 7-8 dicembre, alla quale invitiamo i nostri lettori a partecipare.
Non mancare!
Conferenza dello Schiller Institute, 7-8 dicembre 2024, dalle 15:00 alle 22:00 (ore italiane)
“Nello spirito di Schiller e Beethoven: Tutti gli uomini diventano fratelli!”.
Per ulteriori informazioni sul programma e per la pagina di registrazione, visitare il sito https://schillerinstitute.nationbuilder.com/20241207_conference.
Per avere accesso alla traduzione simultanea in inglese, francese, tedesco e spagnolo
sulla piattaforma Zoom, è necessario registrarsi all’indirizzo sopra indicato.