Da molti anni don Andrea Vena, originario di Porcia, è il biografo ufficiale di Benedetta Bianchi Porro (8 agosto 1936 – 23 gennaio 1964), dichiarata venerabile per il comportamento e la fede mantenuti nonostante le enormi sofferenze e beatificata da papa Francesco nel 2019.
Ora il vescovo di Forlì-Bertinoro monsignor Livio Corazza, originario di Pordenone, lo ha nominato postulatore della causa di canonizzazione. Il postulatore è colui che più da vicino segue la causa, compresa la fase del riconoscimento del miracolo.
Un compito che spetta a colui che ha «provata integrità, adeguata conoscenza della teologia, del diritto canonico e della storia».
Don Andrea Vena, 56 anni, è stato educatore in seminario a Pordenone sino al 2000, quindi ha ottenuto la licenza in teologia spirituale e conseguito il dottorato presentando il profilo spirituale-psicologico e gli scritti completi di Benedetta Bianchi Porro.
Dal 2003 al 2020 è stato amato parroco di Bibione, poi di Poffabro, nonché direttore dell’ufficio per la pastorale dei pellegrinaggi e docente di teologia spirituale.
Da quattro anni è Officiale presso il Dicastero per la comunicazione; conduce trasmissioni su Radio Vaticana, impegno che ha potenziato da questo autunno. A Roma è stato inviato dal vescovo Giuseppe Pellegrini, grazie alla sua ampia visione della Chiesa che manifesta nel convinto impegno delle missioni in Mozambico con don Lorenzo Barro, in Kenia con don Elvino Ortolan e in Bolivia con don Roberto Battel, e incoraggiando l’impegno culturale (basti pensare a don Maurizio Girolami preside a Padova) e sostenendo la presenza di sacerdoti in Vaticano: non solo don Andrea Vena, ma anche monsignor Bruno Fabio Pighin, da poco nominato consultore pontificio.
Quattro le rubriche che cura don Vena: “Dritti al cuore”, appuntamento con l’arte, la cultura e la spiritualità (dal lunedì al venerdì alle 15, martedì come conduttore); i Santi della settimana, il martedì alle 10.05; il libro del mese, ogni primo giovedì del mese alle 9.40; Lampada ai miei passi, ogni venerdì lectio divina sul vangelo della domenica.
Don Andrea Vena era entrato in contatto con la famiglia della beata durante le cure termali a Sirmione, nel 1991. Dopo dieci anni avrebbe intrapreso uno studio scientifico della candidata alla santità, della quale è peraltro devoto, come racconta al settimanale diocesano di Forlì Il Momento: «Sa parlare ai giovani, così come ha saputo parlare ai suoi amici universitari.
Ha prima rifiutato e poi abbracciato la malattia, non perché è bello soffrire, ma perché in quella croce ha colto la presenza di Gesù, e così parla agli ammalati di oggi. Ha voluto studiare medicina per servire l’uomo, ed ecco che parla ai medici».