Cascinette d’Ivrea
Lunedì 18 novembre è stato sciolto il consiglio comunale di Cascinette: è venuto a mancare il numero minimo di consiglieri a seguito di dimissioni a catena e nessuno ha accettato di subentrare. Il prefetto di Torino, a seguito del decreto di scioglimento, ha nominato commissario il viceprefetto aggiunto Antonella Cortese che guiderà il paese fino a nuove elezioni, nella primavera 2025, anticipando comunque la scadenza del mandato. Davide Guarino non siederà più sulla poltrona di primo cittadino: si occuperà dell’ordinaria amministrazione il commissario. L'ex primo cittadino ha aspettato fino alla fine, e non si è dimesso. La situazione politica è degenerata in seguito alla sua candidatura in Aeg che non era piaciuta alla maggioranza. Sara Galetta, consigliera di minoranza, appena appresa la notizia del commissariamento ha così commentato: «Davide Guarino si assuma finalmente la responsabilità politica delle sue scelte, che hanno portato alle presenti conseguenze per il Comune di Cascinette».
Termina dunque una stagione politica per il paese, come ha annunciato lo stesso Guarino sui social, sottolineando i “risultati raggiunti”: «Si conclude con grande successo la prima fase della gestione amministrativa del territorio, segnando il raggiungimento della quasi totalità dei principali obiettivi prefissati nel settembre 2020 per Cascinette. L'errore più grande – prosegue Guarino – è stato aver scelto di entrare in un gruppo di lavoro preesistente, anziché crearne uno con una visione e caratteristiche più affini». Durante i vari consigli comunali gli esponenti della maggioranza, tra cui la capogruppo Simona Piras, si erano dimessi perché la candidatura di Guarino in Aeg confluiva in un gruppo con una visione di centro destra, un atto visto di tradimento rispetto alla lista civica di centro sinistra che lo aveva visto diventare sindaco. In seguito, a catena, dopo la revoca all'assessore Donata Beltrame, era passata alla minoranza Sara Galetta, successivamente anche la consigliera Nicoletta Cimadamore aveva rassegnato le dimissioni e poi il colpo finale, il 22 ottobre, con le dimissioni del vicesindaco Pier Paolo Auda Gioanet. Nel mese di luglio, durante la seconda convocazione (in prima convocazione era mancato il numero legale) era stato bocciato il punto sull'assestamento di bilancio e gli atti inviati in Prefettura. Dopo l'attesa dei tempi tecnici, era stato nominato il commissario ad acta Giuseppe Zarcone che aveva approvato comunque il documento di bilancio, verificandone gli equilibri.