Deve ancora inaugurare ma fa già discutere la “Scuola Piccola Zattere”, spazio a Dorsoduro dedicato alla promozione e alla divulgazione delle arti contemporanee pronto ad aprire il prossimo 23 novembre.
Il casus belli - è il caso di dirlo - non è però legato all’offerta culturale nel campo delle arti contemporanee. Bensì a chi finanza l’iniziativa filantropica all’interno della sede della Vac Foundation.
La “Scuola Piccola”, nome ispirato dalle Scuole Grandi diffuse in città fin dai tempi della Serenissima, si poggia infatti sulle finanze dell’oligarca russo pluri sanzionato Leonid Mikhelson, proprietario del colosso energetico del gas Novatek.
Si tratta niente di meno che di un fedelissimo di Vladimir Putin, tanto da partecipare col suo patrimonio tramite donazioni all’equipaggiamento dei militari russi.
Lo stesso Mikhelson che, come riportato in un articolo pubblicato dal sito Linkiesta, già foraggiava la sede di Mosca e quella di Venezia (alle Zattere, appunto) della Vac Foundation, per anni polo culturale che ha ospitato mostre e iniziative artistiche.
Questo fino al febbraio del 2022. Per via delle sanzioni che hanno colpito Mikhelson e le sue società, la fondazione ha congelato le sua attività a lungo. Fino alla decisione dell’oligarca di passare le quote della società alla figlia Victoria Mikhelson, anche lei sanzionata dall’Ucraina per le attività di sostegno attivo all’invasione.
Proprio da questa suddivisione dell’asset sarebbero arrivati i soldi (circa 6 miliardi di rubli) per finanziare la Vac Foundation e, di conseguenza la nuova Scuola Piccola Zattere.
Il progetto è stato affidato a Irene Calderoni, curatrice d’arte contemporanea (precedentemente capo curatrice presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino):«Ogni anno la struttura ospiterà tre artisti (per tre mesi) con una pratica già affermata in campi disciplinari diversi, coinvolti anche nelle attività formative della Scuola. Saranno organizzati laboratori, seminari, mostre ed eventi che animeranno gli spazi dell’edificio riadattati per l’occasione da Fosbury Architecture, il collettivo di design e ricerca fondato nel 2013 a Milano.