Un’opera unica nel suo genere, straordinaria testimonianza di fede e di un’arte, quella musiva, che ha reso celebre Spilimbergo nel mondo.
Si tratta dell’eccezionale presepio di mosaico con figure a grandezza naturale, fatto a sagome rivestite con smalti opachi, trasparenti e tessere d’oro, che dal 2019 fa bella mostra di sé sul prato di piazza Duomo, a Spilimbergo, e che cresce ogni anno di più, sia nel numero delle statue che lo compongono sia nella popolarità.
L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Cultura imago musiva, che lo scorso Natale ha visto aggiungersi altre sedici statue a quelle degli anni passati, per il Natale 2024 riserva nuove sorprese che saranno presentate domenica in occasione dell’inaugurazione dell’evento espositivo.
La presentazione sarà alle 16 in duomo e vi prenderanno parte anche l’orchestra dell’Università di Udine e il gruppo strumentale Ensemble trombe Fvg.
«L’opera giunge a compimento con le ultime cinque figure e una preziosa novità, che porteranno il totale a 50 figure di mosaico fronte e retro a grandezza naturale come da progetto – fanno sapere Alessandro e Michelangelo Serena, ideatori e promotori dell’eccezionale opera –. Negli anni, il presepe ha visto l’aggiunta di gruppi di personaggi che mano a mano hanno occupato lo spazio verde antistante duomo e castello, nel borgo antico del centro storico di Spilimbergo.
Decine di migliaia i visitatori attesi per quest’opera unica al mondo, che ha visto importanti esposizioni in Italia». «È una grande soddisfazione, vedere compiuto un progetto così ambizioso dopo anni di lavoro coinvolgendo ampiamente il territorio friulano, tra enti pubblici e privati, aziende e artigiani, mosaicisti affermati e neodiplomati.
Mostriamo finalmente alla comunità un patrimonio di arte sacra figurativa che racconta in modo straordinario i significati del Natale di Gesù», aggiunge Alessandro Serena, artista del mosaico, la cui popolarità, negli ultimi anni, ha varcato la soglia dei confini regionali, arrivando nella culla della cristianità.
Lo scorso Natale, fedeli provenienti da tutto il mondo hanno infatti potuto trovare nel tradizionale presepe in Vaticano una Natività davvero speciale: la nascita di Gesù è stata realizzata con migliaia di tessere di vetro veneziano dallo stesso Serena.
Così, dalla scorsa estate, nell’ambito delle iniziative promosse per celebrare gli 800 anni delle stimmate che San Francesco ricevette, nella basilica di San Domenico ad Arezzo fa mostra di sé un San Francesco “made in Spilimbergo”, che anche in questo caso porta la firma di Serena.
«Il San Francesco in mosaico – concludono Alessandro e Michelangelo – ha avuto peraltro l’onore di comparire sotto al famoso crocifisso di Cimabue, custodito nella basilica di San Domenico, portando in Centro Italia l’arte musiva così emblematica in Friuli Venezia Giulia».