Ana Maria Henao sarebbe stata uccisa “intenzionalmente, deliberatamente e con premeditazione” e il suo cadavere sarebbe stato poi gettato da qualche parte per far perdere ogni traccia. E’ questa la ricostruzione fatta dagli inquirenti, sulla base della quale il Grand Jury del tribunale di Miami ha accusato di omicidio David Knezevich, trentaseienne di origini serbe.
Dunque sarebbe stato il marito e uccidere la milionaria quarantenne di origini colombiane, scomparsa lo scorso febbraio dalla sua casa di Madrid e mai più ritrovata.
Le ricerche del corpo avevano portato l’Fbi in provincia di Vicenza, a Cogollo del Cengio, dove secondo una serie di rilievi tecnici sembrava potesse esserci il corpo. “I nostri peggiori timori sono stati confermati”, è il commento dei familiari. Ma l’inchiesta è tutt’altro che chiusa, e pare che dietro a questo delitto ci siano ragioni economiche. Una montagna di soldi.
I due gestivano insieme una società immobiliare che valeva milioni di dollari ma il loro matrimonio ormai era finito. Secondo quanto ricostruito, la notte precedente la scomparsa, l’1 febbraio 2024, Knezevich avrebbe rubato la targa di un'auto a Madrid, sostituendola con quella di una vettura presa a noleggio a Belgrado il 29 gennaio.
Inoltre la mattina successiva sarebbe stato visto acquistare uno spray nero e del nastro adesivo, insieme ad una giacca e a un casco da moto. Il 2 febbraio invece, giorno della scomparsa, le telecamere di fronte all'appartamento di Ana Maria hanno immortalano un uomo con il volto coperto da un casco, mentre con lo spray acceca la videosorveglianza. Una testimone avrebbe raccontato poi di aver visto quella stessa persona entrare in casa con una valigia, per poi uscirne poco tempo dopo.
Gli investigatori sono convinti che dentro il bagaglio ci fosse il cadavere di Ana Maria Henao. Le ricerche nei boschi della provincia di Vicenza sono scattate dopo l’esame del tracciato gps dell’auto a noleggio, che dalla Spagna sarebbe passata proprio per il nord Italia.
"Questo è un passo nella direzione della verità, perché emergano tutte le responsabilità", ha detto Diego Henao, il fratello della donna. Mentre i legali di David Knezevich continuano a ribadire che non ci sia nessuna prova per affermare che sia stato lui a compiere il delitto.