L’oramai ex presidente dell’Associazione nazionale istituti non statali e di istruzione (Aninsei), Luigi Sepiacci, è stato rinviato a giudizio dal gup del tribunale di Roma per violenza sessuale aggravata: è accusato di avere molestato due dipendenti durante le ore di lavoro “abusando della propria autorità“.
I fatti risalgono al 2022 e riguardano due episodi distinti avvenuti nel gennaio e nel maggio di quell’anno. Secondo l’impianto accusatorio il modus operandi era però lo stesso: il manager “in più occasioni, con gesti repentini ed improvvisi, tali da impedire la pronta reazione” delle vittime, “le ha costrette a subite atti sessuali contro la loro volontà“. Nei confronti di Sepiacci, 78 anni, il pm Stefania Stefania contesta il reato di violenza sessuale aggravata per “avere approfittato di circostanze di luogo tali da impedire la pubblica e privata difesa”. Il processo è stato fissato per il 21 ottobre del 2025 davanti ai giudici della quinta sezione collegiale di piazzale Clodio.
Nel capo di imputazione si legge che il 78enne, “abusando della propria autorità e profittando della posizione della vittima, seduta tra la scrivania e una parete… toccava i seni, palpeggiava i glutei… accompagnando tali gesti da accarezzamenti al ginocchio, alle spalle, ai capelli”. Tutto, secondo gli inquirenti, “in più occasioni” e “insistendo” nonostante le proteste e la “contrarietà costantemente manifestatagli”. Le donne avevano lasciato l’impiego dopo le molestie subite dall’allora presidente. Si tratta questo del secondo procedimento, dopo quello già in fase processuale a Viterbo quando l’uomo era alla guida dell’Accademia di Belle Arti.
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