di Beatrice Sarzi Amade
Trump ha due anni per trasformare le sue bugie in una realtà alternativa
Trump ha vinto grazie alle sue bugie, in cui hanno creduto sia i meno istruiti sia la classe privilegiata:
Questi sono solo alcuni esempi, ma il vero nodo sarà l’economia: se Trump attuerà il suo programma, l’inflazione aumenterà, le sanzioni porteranno a misure di ritorsione da parte di altri Paesi e l’occupazione ne soffrirà. Questo potrebbe scatenare un ritorno violento dei democratici alle elezioni di metà mandato, o forse anche prima, se i repubblicani reagiranno al malcontento.
Trump potrebbe anche implementare il resto della sua agenda, come un maggiore controllo autoritario sulla società americana. Avrà il potere per farlo, e il suo programma, chiamato “Progetto 2025,” è stato progettato dalla Heritage Foundation, un think tank di estrema destra con comprovati legami con Mosca.
Trump ha costruito il suo regno sulle menzogne.
Ogni giorno sento giornalisti e opinionisti chiedersi se Trump sia fascista. Trump si avvicina ai libertari, mentre il fascismo era più statalista; tuttavia, per tutto il resto, il paragone non regge.
Trump è un FASCISTA!
Il vero problema, soprattutto per noi europei, è la sua vicinanza a Putin. Cosa intendo? Distruzione o indebolimento drastico della Nato e forzatura dell’Ucraina alla resa.
Come sottolinea Domagoj Franic, rompere la NATO significa rafforzare i nazionalismi europei, distruggere l’UE e offrire l’intero continente alla Russia. L’unico vincitore, alla fine, sarebbe la Cina, con un pianeta sul punto di esplodere: Georgia, Venezuela, Moldavia…
E infine, come nota a margine, la cara Palestina, che resterebbe definitivamente nelle mani di Israele.
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