Perché no Trump? Non servono enciclopediche dissertazioni, analisi prolisse. Perché sia una iattura lo spiega in straordinaria sintesi Haaretz. In un editoriale da incorniciare: l’ex presidente degli Stati Uniti Donald «Trump è un male per gli ebrei e per Israele», per cui un suo ritorno alla Casa Bianca non avrebbe conseguenze positive per la comunità ebraica e per lo Stato di Israele.
Non usa mezzi termini il quotidiano israeliano Haaretz, che in un editoriale afferma che «per il bene di Israele, è fondamentale che Trump perda la corsa alla Casa Bianca». E questo perché «Trump è a favore dell’isolazionismo, dell’autocrazia e del nativismo. Indebolisce le norme e le istituzioni internazionali che sono essenziali per la difesa di Israele, ma lo ritiene anche responsabile del suo comportamento» scrive il giornale.
Inoltre, aggiunge, «il suo antagonismo rispetto alle norme democratiche e allo stato di diritto darà una spinta agli sforzi del governo del primo ministro Netanyahu verso un colpo di stato giudiziario, l’annessione della Cisgiordania e la prolungata occupazione di Gaza e forse del Libano meridionale».
Haaretz ricorda inoltre che Trump «ha usato il termine `palestinese´ come insulto durante la campagna elettorale» e cita «le bizzarre dichiarazioni» del candidato repubblicano «secondo cui il 7 ottobre non si sarebbe verificato sotto la sua supervisione».
Tra l’altro, prosegue l’editoriale, l’ex presidente americano ha fatto «commenti contraddittori rivolti a pubblici diversi», per cui «le reali politiche di Trump nei confronti di Israele, dei palestinesi e delle guerre a Gaza e in Libano sono volubili e del tutto opache».
Non c’è altro da aggiungere.
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