Valorizzazione dei percorsi e dei luoghi della Grande Guerra sul monte Calvario. È un intervento, tanto per farsi un’idea, che fu definito già nel Bilancio 2020. Cifra stanziata: 100 mila euro. Un investimento definito come «strategico di sviluppo». Successivamente, sono arrivati i soldi dalla Regione per attuare gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, in particolare sulla strada di accesso al sito.
L’operazione difficilmente sarà realizzata in tempo per la Capitale europea della cultura. L’assessore comunale all’Ambiente Francesco Del Sordi è la voce del realismo. «L’esperienza insegna, purtroppo. Erano già iniziati i lavori per la sistemazione della strada, poi venne rinvenuto un ordigno inesploso. Abbiamo perso, così, più di sei mesi. Faccio questo esempio pratico per spiegare che interventi di questo tipo sono soggetti a tutta una serie di imprevisti che dobbiamo, ahinoi, sempre mettere in conto».
Previsioni di massima? «Va detto che i lavori, in questo caso, sono più impegnativi rispetto alla volta scorsa. Diciamo che l’obiettivo è di arrivare alla loro realizzazione entro il secondo semestre 2025. Meglio essere realisti», allarga le braccia.
È risaputo che l’area del monte Calvario (come del resto quella di San Mauro) è soggetta a fenomeni di cedimento e marcato degrado idrogeologico. L’acuirsi, in questi ultimi anni, di fenomeni atmosferici estremi, dovuti alle modificazioni climatiche in atto, ha comportato notevoli problemi di stabilità dei versanti della frazione che spesso viene interessata da smottamenti, erosioni e frane.
Il Calvario, inoltre, ha una composizione geologica molto variegata e al tempo stesso complessa e, dunque, è stato necessario un lungo lavoro di analisi e progettazione per pianificare l’intervento di consolidamento. «Dopo due anni di chiusura della sommità del monte a causa di una frana che ha colpito il cantiere già in essere, i 300 mila euro messi a disposizione dalla Regione sono una boccata di ossigeno per un sito storico, naturalistico, paesaggistico e sportivo di assoluta priorità. In questi mesi - spiega il consigliere comunale Andrea Tomasella - mi sono impegnato a perorare la causa e, oggi, ringrazio l’assessore Scoccimarro e la Giunta regionale per aver compreso l’importanza di questo intervento».
Va rimarcato che il monte Calvario non è solo un simbolo storico per Gorizia, ma anche un luogo di grande valore turistico/naturalistico. La sua riapertura sarà fondamentale non solo per i cittadini di Gorizia, ma anche per tutti i visitatori che potranno nuovamente godere di questo splendido sito.
Sfogliando le pagine del passato, nel luglio 2020 venne approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica relativo ai lavori di valorizzazione del luogo delle Tre Croci e alla messa in sicurezza della strada di accesso all’area monumentale sul colle del Calvario. Poi, accadde l’intoppo: in seguito all’approvazione del progetto di fattibilità, era emerso che la strada di accesso all’area monumentale era stata oggetto di movimenti franosi dovuti anche al ruscellamento determinato dal mancato convogliamento delle acque, oltre dal fatto che si tratta di terreni di riporto di scarsa compattazione. Pertanto, si rende necessario, prima di eseguire i lavori, provvedere alla realizzazione di un muro di sostegno e di un adeguato lavoro di convogliamento delle acque superficiali.
La speranza è che i lavori possano procedere con la dovuta velocità, incrociando le dita e sperando che qualche imprevisto non si metta di traverso ad allungare il cronoprogramma.