Francesco Bagnaia è caduto nel corso del terzo giro della Sprint del Gran Premio della Malesia 2024, penultimo appuntamento stagionale del Mondiale MotoGP. Un errore molto pesante, che ha fatto sprofondare Pecco a -29 dal leader del campionato, Jorge Martin (vincitore della mini-gara odierna sulla pista di Sepang), quando restano ancora un massimo di 62 punti in palio.
“Purtroppo in quel giro lì ho frenato un po’ più piano per non arrivare al limite e ho dovuto fare più percorrenza. Lì c’è una buca, l’ho presa e la moto si è chiusa. Purtroppo sappiamo quanto curva 9 sia critica, ed esserci arrivato più piano e, soprattutto, con più angolo in quella fase, lì sulla buca, è quello che mi ha fatto cadere. Purtroppo capita. Non doveva capitare, ma capita. Jorge è stato sicuramente furbo e bravo. Mi ha stupito, perché il ritmo non era tanto veloce in quella fase lì, ma tutto può succedere sempre“, racconta il pilota italiano della Ducati.
“Durante il weekend non mi sono mai ritrovato dietro a qualcuno. Ho frenato più piano perché il giro prima, essendo in scia, mi aveva risucchiato abbastanza e non volevo rischiare. Per non rischiare alla fine mi sono steso lo stesso. Sono entrato un po’ più piano, ho fatto la percorrenza più stretta per cercare di recuperare quello che avevo perso nella fase di ingresso, e mi si è chiusa“, prosegue il campione iridato in carica.
VIDEO MotoGP, la caduta di Bagnaia nella Sprint Race del GP di Malesia
“Non ho fatto errori per tutto il weekend ed in generale non ne faccio tanti nei weekend, a parte nelle gare e soprattutto nelle Sprint. Purtroppo Jorge è stato più bravo di me nelle Sprint quest’anno, ed adesso comunque con un distacco di 29 punti è quasi impossibile, ma finché matematicamente non sarà chiusa noi faremo il massimo. Siamo nella situazione in cui solo Jorge può perderlo, quindi bisognerà fare il massimo, ma non basterà solo quello“, le parole di Bagnaia ai microfoni di Sky Sport.
“Ho fatto primo in tutte le sessioni, ma la cosa più importante sono le gare. Purtroppo le Sprint non sono nelle mie corde, faccio più fatica a trovare la stessa competitività che ho nelle prove o nella gara lunga. Capiremo il motivo, ma è così dall’anno scorso. Domani partirò e darò il mio 100%, ma non basterà. Se vogliamo far sì che ci sia una possibilità, ci vuole che qualcuno si metta di mezzo, ma alla fine siamo nettamente più veloci, quindi è difficile anche solo che Jorge possa finire terzo o quarto“, conclude Pecco.