«Meravigliosa. Eleonora era meravigliosa. Non c’è una parola che possa descrivere meglio mia nipote». Non riesce a trattenere le lacrime Marinella Chinello, sorella di Massimiliano, il papà della quattordicenne travolta e uccisa da un’auto lunedì mattina, 28 ottobre, mentre andava a scuola in sella alla sua bicicletta.
«Ieri (domenica ndr) abbiamo lavorato insieme in agriturismo. Era dolce e amorevole. Le piaceva lavare, stirare, cucinare e quando non era impegnata con la scuola non vedeva l’ora di aiutarci nell’attività di famiglia».
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La famiglia Chinello, molto conosciuta in paese, è proprietaria dell’agriturismo e fattoria didattica “Al Pra” di via Borghetto, a Sant’Angelo di Piove. Qui Eleonora abitava anche, insieme a papà Massimo, mamma Silvia Doni, alla sorella di 10 anni e al fratello di 8. E da qui ogni mattina partiva in sella alla sua bicicletta alla volta della fermata dell’autobus che la conduceva poi a scuola.
«Era molto contenta di andare alle superiori», racconta provata la zia. «Aveva scelto di iscriversi all’Istituto Tecnico Commerciale Maria Lazzari di Dolo, dove frequentava il corso di Ragioneria», continua Marinella.
«Era una ragazzina studiosa e aveva tante idee per il suo futuro. Forse, vista la scelta della scuola, le sarebbe piaciuto seguire lo stesso percorso di studi del papà e come lui diventare commercialista».
A Eleonora però piacevano tanto anche i bambini e gli animali. «Si dedicava con passione ai centri estivi che organizzavamo qua in azienda. Adorava stare con i bambini e prendersi cura degli animali». Anche con i due fratellini più piccoli era affettuosa e sempre presente: «Era la sorella maggiore. Li faceva giocare quando erano più piccoli e li coccolava. Se c’era qualche problema si preoccupava per loro. Eleonora era stupenda. Amava anche andare in palestra e aveva moltissimi amici. Noi adesso siamo distrutti dal dolore».
I genitori della quattordicenne sono stati avvisati della tragedia lunedì mattina, mentre si trovavano al lavoro in agriturismo. «Abbiamo saputo dell’incidente verso le nove circa. Eleonora era già stata portata in ospedale a Padova», dice la zia.
«Ci hanno detto fin da subito che la nostra Eleonora era gravissima ma noi abbiamo sperato fino all’ultimo che le sue condizioni potessero migliorare. È stata subito sottoposta a un intervento chirurgico ma purtroppo non c’è stato più nulla da fare».