Lignano Pineta perde uno dei suoi ristoratori più apprezzati. Le sue pizze erano dei capolavori, tanto apprezzati da convincere le persone a mettersi in coda per assaggiarle, grazie al passaparola. Carmine Ferrara da una ventina d’anni le preparava alla Pizzeria da Sandrocchia, a Pineta, una vera e propria tappa obbligata per coloro che passano anche solo qualche giorno a Lignano, ma da un anno era stato colpito da una malattia e si è spento mercoledì a San Stino di Livenza.
«Era un uomo generoso, dall’animo buono, molto attaccato alla famiglia – racconta il cognato Massimo – era un grande professionista e un infaticabile lavoratore che adorava i bambini. Oltre al suo impegno in pizzeria ha da sempre coltivato un’altra grande passione: costruire presepi».
E a questa passione dedicava il suo tempo libero, procurandosi i materiali per dare forma alle diverse natività che, una volta ultimate, venivano immancabilmente regalate ad amici e conoscenti. «Era nato a Napoli e aveva sempre nutrito questa passione – prosegue il cognato –. Classe 1967, aveva compiuto 57 anni in estate e dalla sua città era partito, arrivando al nord da giovane, nel Tarvisiano, dove si era stabilito e aveva trovato lavoro. Quando ha sposato mia sorella Milva è venuto a Lignano, dove viveva durante i mesi estivi, mentre in quelli in cui la pizzeria era chiusa, tornava a San Stino di Livenza. Lascia anche un figlio, Riccardo, che gli ha dato un nipotino che ora ha tre anni e a cui Carmine era molto attaccato».
Ferrara era sempre pronto per dare una mano alla famiglia e spesso, nei mesi invernali, raggiungeva il figlio Riccardo, titolare di un Bar Bistrot in Austria, per supportarlo nella sua attività.
I funerali di Ferrara si svolgeranno sabato 19 ottobre, alle 10.30, nella chiesa parrocchiale di San Stino di Livenza.