GRADO L’ipotesi “secessione” divide gli abitanti di Fossalon. Dopo l’accelerazione impressa dal Comitato che raccoglie le firme per chiedere il distacco da Grado e il passaggio sotto il Comune di Fiumicello, a farsi avanti sono ora altri residenti della frazione, contrari all’addio all’Isola. Tra loro c’è anche l’ex vice sindaco di Grado Gianfranco Benolich, residente proprio a Fossalon, irritato da un’iniziativa che, a suo dire, «è stata assunta autonomamente da alcune persone che, puntando sulla difesa della scuola, peraltro difficile da salvare senza bambini, pensano di poter parlare a nome di tutti».
Secondo Benolich non si può certamente dare al Comune la colpa del taglio di servizi come la banca. Magari, fa notare, se anziché effettuare le operazioni in altri territorio i residenti avessero sfruttato di più lo sportello vicino a casa, il problma non si sarebbe posto.
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«E in ogni caso – dice Benolich – le poche persone che hanno promosso la petizione pensano davvero che passando sotto Fiumicello la situazione cambierà? Vorrei far notare che Grado dispone di risorse finanziarie ben superiori a quelle di altri Comuni (il riferimento è al bilancio reso più solido grazie al turismo, ndr) e quindi può realizzare interventi impossibile altrove”. Benolich evidenzia ancora che a Fossalon era stato aperto anche l’ufficio anagrafe del Comune che poi è stato tolto, ma solamente perché gli abitanti della frazione, anziché recarsi lì, andavano lo stesso a Grado.
Dall’ex vicesindaco poi arriva una stoccata sulla petizione. «Nessuno sa quante firme siano state raccolte - afferma -. Io credo che non si voglia far conoscere il numero esatto perché è un numero molto basso. Penso che i promotori della petizione abbiano raccolto le loro firme e quelle di famigliari e amici; probabilmente non arrivano nemmeno a un centinaio».
Già, i numeri. A fine 2023 Fossalon contava esattamente 671 abitanti, su un totale di 7.636 cittadini dell’intero comune di Grado. Esclusi i minorenni, il Comitato potrebbe aver raccolto al massimo circa 600 firme. Un numero che di certo, secondo Bernobich, non è stato raccolto visto che i modelli per la raccolta di firme sono stati rifiutati da due attività del centro, quelle maggiormente frequentate, a cui i sostenitori li avevano proposti.
Peraltro anche il Piccolo aveva contattato un paio dei promotori dell’iniziativa per conoscere il numero delle sottoscrizioni, senza però ottenere risposta. L’ex vice sindaco fa notare infine come sui social la maggioranza dei commenti all’ipotesi secessione sia di tenore negativo a riprova di quanto l’operazione non sia stata concordata con gli abitanti. E, come confermato dal sindaco di Fiumicello Dijust, nemmeno con il Comune in cui si vorrebbe confluire.
Quanto infine alla consegna delle firme in Consiglio regionale, prima annunciata e poi annullata all’ultimo momento per questioni tecniche, potrebbe essere ricalendarizzata ma solo a seguito di una nuova richiesta da parte del Comitato Fossalon.
Proprio al Comitato si rivolge anche l’ex parlamentare e oggi segretaria della Lega a Grado, Raffaella Marin. «L’erba del vicino non è quasi mai è più verde del proprio prato e passi azzardati, mossi da ideologie o da ingenue e false credenze, potrebbero condurre a pentimenti e condizioni irreversibili, che andrebbero a penalizzare l'intera comunità - osserva -. Carenza dei servizi, comparto agricolo in difficoltà e incertezza della continuità scolastica sono temi importantissimi che, per essere risolti, hanno bisogno di un requisito fondamentale: la sana “complicità” dei residenti, il senso di appartenenza alla Comunità che deve andare oltre i vantaggi personali e le posizioni politiche». —
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