GAMBOLO’. «Forse un avvertimento più che una condanna, forse una lezione di vita. Dura da accettare ma forse, chissà, indispensabile per iniziare a cambiare. Chi conosce la mia storia la definisce una tragedia, una disgrazia. Io semplicemente dico che è esperienza». Così, solo pochi giorni fa dal letto di ospedale scriveva sul suo profilo Facebook la giovanissima Giulia Leone, 23 anni, morta mercoledì per un tumore contro il quale aveva ingaggiato una lotta iniziata da più di due anni.
Il libro di Giulia
«Nonostante ciò – dice la vicesindaca Anna Preceruti, con la quale la giovane era in contatto – Giulia ci ha lasciato un esempio straordinario. Negli ultimi mesi, nonostante la malattia l’avesse fortemente debilitata, aveva scritto un libro sulla sua storia intitolato “La forza della vita”. Eravamo d’accordo che avrebbe presentato il suo libro ufficialmente con il sostegno dell’amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza, una volta rientrata dall’ospedale. Ma stavolta purtroppo non è riuscita a tornare».
La notizia della scomparsa di una ragazza così giovane, piena di sogni e di speranze, nonostante una malattia terribile, ha generato un sentimento di profondo cordoglio e commozione in tutta la città di Gambolò.
LE TESTIMONIANZE
Molte sono state le testimonianze di amici e conoscenti che anche attraverso i profili social hanno espresso le loro emozioni e la vicinanza ai familiari. «Tutti avrebbero meritato di conoscerti, conoscere te e la tua storia – ha scritto un’amica –. Conoscere la storia di una ragazza che, nonostante avesse mille motivi per avercela con questa vita che poco dà ma che tanto toglie, non ha mai smesso di sorridere, esser grata e piena di speranza. Mi hai insegnato più di quanto potrei esser mai in grado di esprimere a parole; mi hai insegnato che non serve arrabbiarsi per cose futili, che a tutto c’è rimedio; mi hai insegnato ad esser grata per l’aria che respiro e per l’amore che ricevo ogni giorno. Tu me ne hai dato tanto, tantissimo, e allo stesso modo spero che il mio amore ti sia arrivato».
Giulia lascia la mamma Monica, il papà Claudio, il nonno Nando, Matteo e Marilena. Il funerale si svolgerà oggi partendo dalla Confraternita di San Rocco sino all’arrivo alle 16 in chiesa parrocchiale. Giulia non ha voluto fiori ma «opere di bene a favore dell’Istituto nazionale tumori di Milano».