«Capacità tecnica individuale sommata a grande agonismo: questa Trieste mi sta piacevolmente sorprendendo. L’avevo seguita sommariamente nel precampionato, mi ha davvero colpito contro Milano. Non credo di esprimere opinioni e sensazioni molto diverse da chi è venuto in palazzo nella gara d’esordio, la riflessione che ho fatto è che Arcieri ha messo in piedi davvero un bel giocattolo. Giocatori forti e con grandi qualità, doti che a Trieste non vedevo da anni».
Marco Carra, l’ex capitano dell’Acegas ormai tifoso dei colori biancorossi, analizza così l’inizio di stagione della Pallacanestro Trieste.
Si è divertito a vedere la sua ex squadra battere i campioni d’Italia in un palazzetto tornato a riempirsi come ai bei tempi, ha sofferto e gioito nelle due trasferte consecutive ammirando una squadra che sia a Napoli che a Casale Monferrato ha saputo imporsi rintuzzando le rimonte delle avversarie e portando a casa successi meritati.
«Valentine, Brown, Ross e Uthoff sono quattro giocatori che uniscono qualità, esperienza e agonismo – continua Carra –. Ma la cosa che penso sia più importante è che mi sembrano ragazzi intelligenti che conoscono la pallacanestro e sanno vivere e affrontare le situazioni che la partita propone. Sono giocatori che nel corso della loro carriera ne hanno viste tante e hanno l’esperienza per gestire i momenti caldi nel corso dei quaranta minuti. Dare il meglio di se stessi quando le partite si decidono è una dote rara e preziosa».
Si spiega così il primato di una Trieste finita inevitabilmente sotto i riflettori della serie A. Partita senza grande credito a livello nazionale, la formazione di coach Jamion Christian ha fatto cambiare idea in pochissime settimane a gran parte degli addetti ai lavori.
«Il dove può arrivare questa squadra è un giochino che lascia un po’ il tempo che trova – sottolinea Carra – poi se mi chiedi una previsione ti direi che visto ciò che abbiamo ammirato in queste prime giornate i play-off mi sembrano un obiettivo scontato. La cosa importante è continuare a esprimere la leggerezza e il divertimento con cui questi ragazzi si esprimono sul parquet. Se affrontano la stagione con la testa libera, il loro divertimento sarà anche il divertimento dei tifosi che potranno ammirarli dal vivo».
Prossima sfida, domenica alle 20 sul parquet del PalaTrieste, contro la Unahotels di Reggio Emilia. Città natale di Carra e società nella quale Marco ha mosso i primi passi di una carriera lunga e bellissima conclusasi proprio a Trieste.
«Sarà chiaramente una partita particolare anche se dopo tanti anni e il legame che ho ormai instaurato con questa città vivo queste partite in maniera molto serena. Ho visto Reggio Emilia fare un po’ fatica nella gara d’esordio, si è ripresa vincendo a Cremona e poi ha giocato davvero molto bene domenica scorsa contro Treviso. Buona squadra quindi credo ne possa venir fuori una partita equilibrata e combattuta».
Rivincita del match che nel torneo di Jesolo ha visto Reggio imporsi contro Trieste.
«Ma al netto delle assenze tipiche del periodo di preparazione – conclude Marco – non darei troppo peso a quella partita. Le gare di preseason valgono poco o niente, il campionato lo sappiamo è tutta un’altra storia». —