Il Giro di Lombardia ha chiuso la stagione del grande ciclismo, ma ci sono ancora gli ultimi scampoli stagionali. L’Italia saluta le due ruote con il Giro del Veneto che si svolgerà domani ed il Veneto Classic di domenica; ma concentriamoci sul primo appuntamento che è stato riportato in auge due anni fa da Filippo Pozzato.
Ancora una volta un percorso abbastanza nervosetto, che metterà alla frusta i corridori. Nella seconda parte si entrerà nel solito circuito che vedrà il Monte Berico come punto di riferimento: uno strappetto di 1000 metri al 7,8% ma che raggiunge una pendenza massima del 12%, che potrà permettere a chi vuole evitare la volata di provarci da lontano.
Sì perché, nonostante le tante salitelle da classica, il finale si professa favorevole alle ruote veloci, praticamente pianeggiante, poiché il traguardo è situato proprio ai piedi del Monte Berico di Vicenza. Le ruote veloci abbastanza resistenti in salita, alla Michael Matthews per intendersi, potrebbero dire la loro in un percorso del genere.
Una corsa che piano piano sta crescendo sempre di più, il Giro del Veneto, alla terza edizione del suo nuovo corso, aprendo la settimana di Ride the Dreamland che comprenderà Serenissima Gravel, Social Ride VENEtoGO e Veneto Classic. E che potrà interessare a più corridori possibili, tipo un Marc Hirschi che sta trovando nuova linfa in Italia. La vittoria di un nome di peso potrebbe permettere alla corsa di poter fare un passo in più per un futuro ambizioso.