DORNO
La zucca bertagnina sale in cattedra per il 21esimo anno consecutivo. La sagra promossa dalla Pro loco e dal Comune inizia venerdì, alle 21, alla sala polivalente “Damiani” con l’approfondimento su Giacomo Puccini “Vissi d’arte” a cura di Walter Casali: organizza Auser Dorno. Sabato, alle 20, la sede del Gruppo Alpini di via Marconi ospita la classica “Cena di süch”, con menù a base di zucca bertagnina Deco a cura dello chef Massimo Dellavedova. Domenica, dalle 9 alle 18, in piazza Bonacossa e in via Marconi spazio alla 21esima rassegna enogastronomica “I sapori, il gusto, la tipicità delle terre pavesi e non solo” e, in piazza Dante, al Mercatino dell’artigianato e dell’hobbistica. Poi tanti eventi nella centrale Bonacossa: dalle 12 alle 18 apertura dell’area ristoro “La piazza del gusto”, degustazioni no-stop di piatti con zucca bertagnina e non solo (accesso libero senza prenotazione con possibilità di asporto); alle 10 l’inaugurazione della Sagra della Zucca Bertagnina; dalle 14.30 il laboratorio floreale “La zucca fiorita” a cura dell’associazione “Dalla parte dei leoni”; alle 16 la consegna della quarta borsa di studio “Beria-Ricotti” ai diplomati meritevoli della scuola media e dell’onorificenza “Bertagnina d’oro” ai cittadini dornesi meritevoli.
Alle 12 in piazza San Rocco aprono i punti ristori della Confraternita della Porchetta (con porchetta, salamelle e molto altro) e di Peter’s Hamburgheria (con hamburger con zucca bertagnina). Dalle 11.30 al bar Badalò di piazza Dante punto ristoro da asporto con risotto e lasagne alla zucca, cotechino, salamella e gelato alla zucca. Dalle 10 alle 18 la chiesa di San Rocco ospita il banco “La sorpresa nella zucca” a cura della parrocchia e, alle 21, alla sede del Gruppo Alpini ecco il concorso “Re del risotto”, sfida al miglior risotto di zucca tra appassionati di cucina. Durante la giornata, esibizioni delle scuole di danza di Dorno e, in piazza Dante Alighieri, “Una giornata da pompiere”, giochi e attività a tema a cura dell’associazione “Io sto con i pompieri” di Garlasco.Umberto De Agostino
