Un operaio di 25 anni è morto oggi in un incidente avvenuto alla Tecnomat di Altavilla Vicentina in provincia di Vicenza. L’ennesimo caso di una lunga serie di morti bianche come certificato dai dati Inail resi noti solo due giorni fa. Secondo le prime informazioni il 25enne sarebbe rimasto schiacciato dal crollo di un bancale di finestre, nell’area del grande magazzino adibita allo stoccaggio di materiale per il bricolage e prodotti per l’edilizia.
Le denunce di infortunio presentate all’Inail nei primi otto mesi del 2024 sono in aumento e sono state 386.554 (+0,9% rispetto allo stesso periodo del 2023 e -20,2% rispetto agli otto mesi del 2022), con aumento più rilevante per gli incidenti avvenuti in itinere, ovvero nel tragitto casa-lavoro. I casi mortali sono stati 680 (+3,5% rispetto allo stesso periodo del 2023). L’incidenza sul totale degli occupati Istat (dati provvisori) – sottolinea l’Inail – è in calo rispetto al 2019 sia per gli infortuni (-11,1%) sia per i decessi (-5,1%), mentre rispetto al 2023 è -1,2% per i primi e +1,1% per i secondi. In aumento del 21,3% le patologie di origine professionale denunciate, pari a 58.857.
L’aumento delle denunce di infortunio che emerge dal confronto dei primi otto mesi del 2023 e del 2024 è legato sia alla componente maschile, che registra un +0,4% (da 249.344 a 250.325 casi denunciati), sia a quella femminile, con un +1,7% (da 133.898 a 136.229). L’incremento ha interessato i lavoratori italiani (+0,2%) e soprattutto gli extracomunitari (+5,3%), mentre il dato dei comunitari è in calo (-3,8%). L’analisi per classi di età mostra aumenti tra gli under 15 (+20,9%), soprattutto per l’incremento degli infortuni tra gli studenti (effetto dell’estensione assicurativa Inail disposta dal decreto legge lavoro n. 48/2023), nella fascia 20-29 anni (+1,7%) e in quella 60-74 anni (+5,9%). Si registra, per contro, un calo tra i 15-19enni (-2,3%), tra i 30-59enni (-2,4%) e tra gli over 74 (-2,2%).
Per quanto riguarda i casi mortali, le denunce presentate nei primi otto mesi del 2024 sono state 680, 23 in più rispetto alle 657 registrate nel pari periodo del 2023. A livello nazionale i dati, pur provvisori, rilevano un incremento dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati da 500 a 507, e di quelli in itinere, da 157 a 173. Tra i settori con più decessi avvenuti in occasione di lavoro si evidenziano le Costruzioni con 92 casi (contro i 72 del 2023), il comparto manifatturiero con 60 decessi denunciati (56 nel 2023), il Trasporto e magazzinaggio con 53 (69 nel 2023), il Commercio con 35 (37 nel 2023) e il Noleggio e servizi di supporto alle imprese con 25 (24 nel 2023).
L’incremento è legato sia alla componente maschile, le cui denunce mortali sono passate da 609 a 621, sia a quella femminile, da 48 a 59. Diminuiscono le denunce dei lavoratori italiani (da 531 a 526) e aumentano quelle degli extracomunitari (da 94 a 113) e dei comunitari (da 32 a 41). L’analisi per classi di età evidenzia incrementi delle denunce tra gli under 15 (da 1 a 2 casi), tra i 20-24enni (da 33 a 37), tra i 35-39enni (da 39 a 48), tra i 45-59enni (da 283 a 306) e tra gli over 64 (da 59 a 78) e riduzioni tra i 15-19enni (da 15 a 9), tra i 25-34enni (da 72 a 61), tra i 40-44enni (da 60 a 48) e tra i 60-64enni (da 95 a 91).
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