NOTIZIE AS ROMA – «Abbiamo sette giocatori che possono giocare da quinti». Lo ha detto il ds della Roma Ghisolfi per giustificare le lacune sulle corsie. È vero, in rosa ci sono sette esterni (otto se si considera anche Buba Sangaré), ma l’efficienza lascia a desiderare. Gli unici che stanno giocando con continuità sono Angelino e Celik che lo scorso anno dovevano alternarsi con i loro omologhi Spinazzola e Kristensen (o Karsdorp).
De Rossi e Juric non hanno potuto fare diversamente per le scelte fatte sul mercato, per gli infortuni, per lo stato fisico di alcuni nuovi arrivati e per la gestione poco chiara del caso Zalewski. Il tempo sta sanando alcune di queste situazioni, come quella riguardante il polacco che è tornato in campo contro il Monza rappresentando una valida soluzione come esterno offensivo di sinistra.
Juric ha del materiale su cui lavorare, ma la vera sfida sarà rendere Dahl e Abdulhamid due esterni validi per il campionato italiano. In attesa che l’impresa si compia (l’arabo si è visto per 84 minuti, lo svedese zero in Serie A e 90′ in Primavera), a destra potrebbe giocarci Soulé anche se Juric ha dichiarato che lo reputa un trequartista. Un’altra soluzione sarebbe adattare Zalewski a destra, ma è un rimedio che convince poco.
Più semplice gestire la situazione a sinistra, anche se non c’è un quinto con caratteristiche difensive se non Saelemaekers che, però, ha subito la frattura al malleolo mediale sinistro e resterà in infermeria fino a metà novembre. Gli altri disponibili sono El Shaarawy, che fatica a garantire continuità e ha subito uno stiramento al polpaccio sinistro. Circostanze che Ghisolfi ha provato a normalizzare durante il mercato estivo e che sanerà appena aprirà quello invernale.
Fonte: Il Messaggero
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