IVREA. Degrado e insicurezza. La Lega torna sulla questione Movicentro, che ha già infiammato il dibattito in Consiglio comunale, da cui il partito che ha avuto più consiglieri sotto la giunta Sertoli, però, è stato clamorosamente escluso. «Come Lega – scrive il deputato leghista Alessandro Giglio Vigna – nella passata legislatura abbiamo preso posizioni forti, anche con voti di giunta, abbiamo provato a cambiare la situazione trovando l’appoggio di parti della ex maggioranza ma trovando l’opposizione interna di altre componenti sempre dell’ex maggioranza. Se l’obiettivo di modificare in meglio la situazione non è stato raggiunto, le nostre battaglie avevano per lo meno permesso che la situazione rimanesse invariata e non degenerasse. Negli ultimi mesi stiamo vedendo invece un peggioramento netto e soprattutto un incremento della rapidità con cui la situazione peggiora. Facciamo ordine: esiste un tema di decoro urbano; esiste un tema di sicurezza, aggressione e spaccio. Sappiamo che le forze dell’ordine hanno già aumentato i controlli, e di questo le ringraziamo Esiste una questione di uso degli spazi in gestione, quanto ci si può spingere nella propaganda politica in spazi pubblici dati in gestione? ». Giglio Vigna ricorda anche la questione della mozione d’ordine del consigliere De Stefano, riguardante le precedenti mozioni «sui problemi del Movicentro votate anche da consiglieri soci della associazione che gestisce il Movicentro». Due mozioni, peraltro, che concordavano nell’analisi dei problemi ma non nelle soluzioni: la minoranza chiedeva un assessorato alla Sicurezza e un posto di polizia locale al Movicentro, mentre quella approvata dalla maggioranza, un tavolo permanente. Mozioni su cui non si è trovato un punto di sintesi. «Noi come Lega – conclude Giglio Vigna – chiediamo prima di tutto al Consigliere Comunale Cantoni (Fratelli d’Italia) di convocare al più presto la Commissione di Vigilanza e Garanzia di cui è presidente, ed annunciamo alla popolazione azioni istituzionali e di territorio reali e concrete per contrastare il degenero di questa situazione».