Un cittadino di nazionalità marocchina gravemente ferito ed elitrasportato all’ospedale di Udine con diverse fratture e contusioni. E due fuggitivi che sono riusciti a superare le recinzioni e darsi alla macchia inghiottiti dall'oscurità. È il bilancio dell'ennesima notte ad alta tensione al Centro per i Rimpatri (Cpr) di Gradisca d'Isonzo, dove tentativi di evasione e rivolte sono da tempo all'ordine del giorno.
L'episodio è avvenuto attorno alla mezzanotte, fra martedì 17 e mercoledì 18 settembre, quando tre cittadini nordafricani irregolari e in attesa di rimpatrio sono riusciti a guadagnare il tetto dell'ex caserma Polonio.
Due di loro hanno compiuto il gran balzo per raggiungere il muro di cinta, da un'altezza di una decina di metri. Un terzo non è riuscito nel salto ed è rovinosamente caduto a terra.
È stato soccorso dal personale infermieristico della struttura, che ha subito chiamato sul posto il 118. Per i politraumi riportati l'uomo è stato trasferito in elicottero all'ospedale S. Maria della Misericordia di Udine. Sul posto anche la Polizia di Stato ed i Carabinieri.
L'episodio segue di poche ore quanto avvenuto lunedì: una sommossa sventata dagli operatori della Guardia di Finanza.
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Il Sindacato italiano lavoratori di finanza (Silf), stigmatizzando le condizioni in cui versa la struttura, aveva spiegato che alcuni ospiti avevano appiccato il fuoco a un materasso e ad alcune coperte, che hanno poi lanciato contro i finanzieri in servizio. Nel sedare il tentativo di rivolta e ripristinare l’ordine e per impedire la fuga, un finanziere ha riportato la frattura di due dita della mano sinistra.